Va male, la curva dei positivi sale. E mentre fino a qualche giorno fa l’andamento epidemiológico rivelava uno standard altalenante, ieri la Fondazione Gimbe, un quadro pessimistico. In Campania, il peggioramento è evidente: su 100 mi la abitanti si sono contati 145 positivi con un incremento del 27,2 per cento rispetto alla settimana precedente. «Se fossero validi i criteri precedenti saremmo già in fascia gialla. Troppa noncuranza, se continua così, proveremo sulla nostra pelle la quarta ondata», commenta un infettivologo del Cotugno. Ci si può consolare con la situazione ospedaliera, rimasta (per ora) al di sotto della soglia di saturazione, sia per i posti letto dell’area medica (5 per cento) che per quelli di terapia intensiva occupati per il 2 per cento da pazienti Covid. Analogo riscontro ha avuto il report giornaliero della Regione: 380 nuovi contagi su 8.042 tamponi. Il tasso di incidenza sale al 4,72%, contro il 4 di 48 ore fa. I ricoveri in terapia intensiva, rimasti percentualmente bassi per tutta la settimana, sono invece cresciuti di 2 unità, raggiungendo quota 11. Ma se l’incognita dei nuovi positivi rimane una minaccia, molto più confortante appare il report delle vaccinazioni. Una campagna che sta proseguendo a buon ritmo e rallentata soltanto dai no-vax. Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose 3 milioni 557mila 732 cittadini. E di questi 2.950.951 hanno ricevuto la seconda dose . In totale le somministrazioni hanno superato i á milioni e mezzo. In Campania, rivela ancora Gimbe, la vaccinazione completa ha riguardato il 54,4 % della popolazione, a cui si contrappone il 7,9 che ha ricevuto la prima dose. Se poi si da uno sguardo agli over 80 si scopre che il ciclo completo ha coperto 1’94,4 rispetto al 3,5 che ha ricevuto la prima somministrazione. Di poco inferiori i numeri che caratterizzano la fascia 70-79 che registra 1’80,9 % di immunizzazione completata e il 7,5 fermo alla prima dose. I più restii a proteggersi si rivelano ancora una volta i soggetti tra i 60 e i 69 anni: il 70,9 % è già vaccinato, mentre il 13,3 è fermo alla prima inoculazione. E infine, l’allarme rosso rappresentato da quelli che non hanno avuto alcuna somministrazione: in Campania è il 13,7 % del la popólazione. Come è ormai prassi, anche nelle ultime ore sono arrivate le reprimende del presidente della Regione. La prima al commissario Roberto Figliuolo a cui De Luca ha riservato una severa critica sull’approvvigionamento: «La Campania dovrebbe essere la regione più attenzionata per la densità abitativa più alta, e invece è quella che ha avuto meno dosi. Abbiamo dovuto fare la guerra contro il mercato nero dei vaccini, avallato dal commissario che va girando per l’Italia, e non si sa perché». Ma il governatore non ha risparmiato i no-vax: «Dicono: “noi vogliamo la libertà”. Ma quando decidiamo che periscrivere all’asilo o alle elementari un bambino devi avere il certificato di vaccinazione, non è una limitazione di libertà, ma una misura che serve a proteggere. Sono particolarmente stupidi». E sull’esigenza di vaccinare i ragazzini: «Dobbiamo vaccinarci anche sotto i 18 anni. Non possiamo tenere i bambini per due anni fuori degli istituti». Mostra d’Oltremare In fila per vaccinarsi –