Il suono di un grande Gong dal palco allestito all’ombra del Tempio di Era, nel parco
archeologico di Selinunte, ha dato inizio ufficialmente alla 27ᵃ edizione della Festa della Musica, un evento
internazionale che coinvolge quest’anno centinaia di citta’ e
culminera’ questa sera con il concerto di Edoardo Bennato al
Castello Sforzesco di Milano. Un evento dal forte valore
simbolico, come ha sottolineato nel corso della presentazione lo
stesso ministro della Cultura Dario Franceschini, che segna la
ripartenza degli spettacoli dal vivo dopo lo stop forzato
causato dalla pandemia. Non a caso il concerto di ieri sera a
Selinunte dal titolo ’20 storie in musica per non dimenticare’,
progetto realizzato grazie a Italian Blues Union e presentato
dall’intramontabile Carlo Massarini, ha coinvolto band
provenienti da diverse regioni italiane, tutte ad alto tasso
andrenalinico, e ha avuto come filo conduttore il ricordo delle
vittime del Covid e la voglia di tornare a vivere.
Il suono del Gong, che ha concluso la serata, fa parte invece
del progetto “This Moment in Time”, proposto dalla newyorkese
Make Music. La performance del percussionista e’ stata ripresa in
diretta streaming e, successivamente, sara’ montata in un unico
video insieme a quelle registrate nei 25 Paesi del mondo che
hanno aderito al progetto, tra cui l’Australia, il Regno Unito,
gli Stati Uniti, il Brasile, la Svizzera. Il Gong rappresenta
infatti simbolicamente “un momento nel tempo”, a meta’ strada tra
passato e futuro, rappresentativo del periodo che stiamo
attraversando.
L’inaugurazione della Festa della Musica a Selinunte e’ stata
fortemente voluta dall’organizzatore dell’evento Marco
Staccioli, dal direttore del Parco archeologico di Selinunte
Bernardo Agro’ , dal Mibact e dalla Regione Siciliana, attraverso
gli assessori ai Beni Culturali Alberto Samona’ e al Turismo
Manlio Messina, ma in particolare dalla Commissione Europea,
presente a Selinunte con il rappresentante in Italia Antonio
Parenti il quale ha sottolineato l’importanza dell’evento: “Non
vogliamo passare alla storia come l’Europa dei sacrifici – ha
detto – ma come l’Europa della ripartenza e della gioia di
ritrovarsi insieme”.
“Un evento di grande impatto che si incardina felicemente con
il potere evocativo di uno spazio che e’ esso stesso impregnato
di storia. Un’esperienza che mette insieme antico e moderno, che
coinvolge i luoghi e il territorio, rendendo concreta
l’occasione di condivisione e di animazione culturale in un
moderno concetto di fruizione dell’area archeologica” ha
aggiunto il direttore del Parco Bernardo Agro’ .
Il concerto si e’ concluso a notte inoltrata con una jam
session che ha coinvolto tutti gli artisti, accompagnati anche
dagli allievi e dai docenti del conservatorio Arturo Toscanini
di Ribera, tutti bravissimi. Poi il suono del Gong che ha
inaugurato ufficialmente l’estate della ripartenza.