Cosa succede alle vacanze di chi ha fatto una sola dose di vaccino? Avrà delle facilitazioni e, soprattutto, potrà fare la seconda dose nei luoghi di villeggiatura? Le indicazioni in materia infatti non sono ancora precise, ma la domanda è d’obbligo, visto che sarebbero già 9 milioni gli italiani pronti a partire. Se infatti, per esempio, il governatore del Veneto Luca Zaia dice che la sua regione è pronta a somministrare il secondo ciclo della profilassi anche ai turisti, quello del Friuli (Massimiliano Fedriga), tra l’altro presidente della conferenza delle regioni, sostiene il contrario, ovvero che i problemi organizzativi sormontano ogni possibilità di gestione della procedura.
Fredriga comunque poi precisa: “Vedo molto difficile vaccinare i turisti stranieri in vacanza in Italia con la seconda dose: dipende anche da quanto si fermano. Penso che prima sia necessario garantire le dosi per i cittadini italiani“. per qusti ultimi “si puo‘ ipotizzare di organizzare il richiamo per chi lavora lontano da casa e in estate torna alla sua residenza. Per chi va una o due settimane in vacanza penso sia molto difficile“. Ma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa introduce un altro elemento di speranza per i vacanzieri: “Con i ritmi con i quali stiamo vaccinando ora, ad agosto possiamo iniziare a valutare l’ipotesi di togliere le mascherine all’aperto e quindi segnare cosi’ un vero ritorno alla normalita’, ovviamente sempre con le dovute precauzioni”.
L’ipotesi allo studio del governo era quella di un green pass covid dopo la prima dose di vaccino, con scadenza oltre i sei mesi. Ma a cosa serve con esattezza il greenpass? E quando arriverà? Il decreto riaperture precedente introduceva in prospettiva lo strumento del pass vaccinale, per rendere più fluidi i movimenti in entrata e in uscita da regioni di colore diverso. Una sorta quindi di lasciapassare interno. Il pass, che potrà essere rilasciato anche dal medico di famiglia, potrà essere ottenuto anche da chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione), chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test). Il tampone molecolare e il tampone rapido (che dà una risposta immediata) possono essere eseguiti in farmacia prima del viaggio e vale 48 ore. Per chi ha avuto il Covid verrà rilasciato un certificato dall’ospedale (se c’è stato ricovero) o dal medico generico, di validità di 6 mesi. Idem per quel che riguarda il vaccino: il certificato viene rilasciato dall’hub nel quale viene eseguito e ha anch’esso una validità di 6 mesi.