Al Policlinico Federico II, durante il mese di maggio, proseguono le Giornate Blu della Salute che
prevedono l’apertura straordinaria di ambulatori dedicati alle
persone con disabilita’ . Neuropsichiatria infantile, cardiologia,
gastroenterologia, ginecologia, odontoiatria ed oculistica,
queste le prestazioni ambulatoriali a cui i pazienti potranno
accedere con impegnativa del medico di medicina generale o del
pediatra di libera scelta. Accolti dalle equipe
multispecialistiche della Federico II, i pazienti avranno
accesso ai servizi nel rispetto delle misure di sicurezza
anti-Covid.
Un progetto nato per favorire un’adeguata accoglienza, attenta
alle esigenze dei pazienti con disabilita’ , un accesso agevole ai
servizi sanitari e una grande attenzione all’umanizzazione dei
percorsi di cura in modo da aiutare i pazienti a costruire
progressivamente un rapporto sereno con la realta’ ospedaliera e
con i professionisti della salute. Un percorso avviato lo scorso
2 aprile in occasione della Giornata Mondiale per la
consapevolezza sull’Autismo che ha visto impegnate le equipe
dell’Azienda federiciana in un’intensa giornata di accoglienza
che ha permesso ai pazienti di familiarizzare con le strutture
assistenziali ed ancor di piu’ con i professionisti della salute
che ritroveranno per tutto il mese di maggio nella continuita’
del loro percorso di cura.
Realizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale
Genitori Soggetti Autistici, con la partecipazione
dell’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilita’
intellettiva e/o relazionale, e sotto l’egida della Regione
Campania, il progetto e’ stato fortemente voluto dal Direttore
Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II,
Anna Iervolino, che sottolinea: “Abbiamo chiesto un grande
impegno ai professionisti dell’Azienda per realizzare il
progetto delle Giornate Blu della Salute perche’ crediamo
fermamente, in linea con quanto il Servizio Sanitario Regionale
ci ha indicato, che la determinazione con cui stiamo
contrastando il Covid non deve far passare in secondo piano le
altre patologie e le persone che hanno bisogno di essere
sostenute nell’accesso alle cure. Le persone con disabilita’
durante il periodo del lockdown hanno sofferto piu’ di altri la
difficolta’ di accesso ai servizi sanitari ed e’ nostro compito
fare in modo che nessuno sia lasciato indietro. Il successo
della giornata inaugurale, l’ampia adesione dei pazienti
all’iniziativa e l’entusiasmo con cui i familiari, i nostri
professionisti ed i giovani in formazione hanno manifestato il
desiderio di proseguire nel percorso, hanno confermato
l’importanza che questa progettualita’ riveste nel fornire
risposte concrete ai bisogni di salute delle persone con
disabilita’ , favorendo un approccio di equita’ nell’accesso alle
cure”.