Anche quest’anno, a causa della crisi sanitaria, non si svolgera’ a Napoli la processione di San
Gennaro che, secondo la tradizione, nel pomeriggio del sabato
che precede la prima domenica di maggio, si e’ sempre tenuta dal
Duomo alla chiesa di Santa Chiara, con la teca contenente il
sangue e con il busto del Santo Patrono della citta’ e della
Campania, insieme con le statue di alcuni santi compatroni. In
tale occasione, si verificava (quasi sempre) l’evento della
liquefazione del sangue del martire. La processione si svolgeva
in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo. Sabato
prossimo, primo maggio, ci sara’ soltanto la celebrazione
eucaristica nella Cattedrale, con la presenza complessiva di
duecento persone.
La teca con il sangue del Santo sara’ presa dalla cassaforte,
nella cappella a lui dedicata, a cura dell’arcivescovo
metropolita don Mimmo Battaglia, assistito dall’abate mons.
Vincenzo De Gregorio e dal sindaco Luigi De Magistris, per
Statuto presidente della Deputazione, nonche’ dal governatore
della Regione, Vincenzo De Luca, presenti il parroco mons. Enzo
Papa, il cerimoniere e due delle “parenti” di San Gennaro. La
teca, in processione, verra’ portata sull’altare maggiore per
dare inizio alla celebrazione eucaristica. Se si verifichera’ il
prodigio della liquefazione, l’arcivescovo lo annuncera’
all’assemblea e ci sara’ lo sventolio del fazzoletto bianco. Al
termine, l’arcivescovo potera’ la teca sul sagrato per mostrarla
idealmente alla citta’ e benedire i napoletani e i campani. Dal 2
al 9 maggio i fedeli potranno andare in Cattedrale per pregare
davanti alle reliquie.
Il culto e la devozione popolare per San Gennaro sono oggetto
di una richiesta di riconoscimento di patrimonio immateriale
dell’umanita’ coordinata dal Lupt (Laboratorio di urbanistica e
pianificazione territoriale) della Federico II che si avvale del
sostegno di artisti e studiosi con il coinvolgimento di
istituzioni, il supporto dell’Icomos Italia e la condivisione
della Fondazione Comunita’ di San Gennaro per il coinvolgimento
di altri enti e chiese in Italia e nel mondo impegnati nel culto
di San Gennaro, i cui fedeli si stima siano circa 25milioni.