Stessa spiaggia, stesso mare, stesse regole del 2020. Perche’ quelle regole hanno funzionato
quindi da li’ si deve ripartire. A rompere il silenzio sulle
norme che dovranno essere osservate, dai vacanzieri ma anche e
soprattutto dai gestori delle strutture balneari, per andare al
mare quest’anno, con la riapertura delle spiagge previste gia’
per maggio, e’ stato Marco Scajola, assessore al demanio di
Regione Liguria e coordinatore del tavolo delle Regioni sul
demanio che stamani ha chiamato raccolta i suoi colleghi per
fare il punto della situazione sulle linee guida. Dopodiche’ ha
parlato con il ministro per il Turismo Massimo Garavaglia, con
una lunga telefonata che ha lasciato Scajola soddisfatto.
Lo scorso anno, dopo che il governo aveva stilato un
vademecum sulle linee guida di Inail che aveva fatto rizzare i
capelli in capo ai balneari, l’intervento delle Regioni recepito
dall’allora governo dette i suoi frutti: “Lo scorso anno come
Regioni avevamo lavorato per realizzare linee guida che il
governo recepi’ e che non ha mai visto spiagge chiuse per Covid –
ha ricordato Scajola – Noi per l’estate 2021 ripartiamo da li’ “.
Un buon risultato, che secondo Scajola e’ frutto “dell’unione tra
Regioni” che “al di la’ del colore politico, fanno squadra per
affrontare al meglio la situazione che abbiamo di fronte”.
Quindi si tornera’ al mare sempre col divieto di feste e di
assembramento e con l’obbligo di prenotazione, entrando da una
parte e uscendo dall’altra se si va in uno stabilimento balneare
attrezzato. E’ ancora previsto il divieto di uso promiscuo delle
cabine, a meno che non ci sia convivenza o se si e’ membri dello
stesso nucleo familiare. Torna il distanziamento degli
ombrelloni (sembrano confermati i 10 mq di area di ombreggio
per ciascun ombrellone, per esempio), l’igienizzazione di
lettini e tavolini prima di un nuovo affitto. Insomma, anche se
la situazione epidemiologica e’ diversa rispetto all’estate
scorsa, anche se la pressione sugli ospedali si sta allentando,
anche se la campagna vaccinale e’ partita, resta sullo sfondo la
consapevolezza che il Covid sfortunatamente in vacanza non va.
Sul fronte delle spiagge libere attrezzate, -che prevedono
50% di spiaggia libera e 50% attrezzata – “nel 2020 – ricorda
Scajola – avevamo concesso ai comuni di estendere la parte
attrezzata al 70%. Pensiamo di tornare a farlo”. Per questo e
per tanto altro, come l’aumento dell’occupazione delle aree
demaniali a costo zero (non per le spiagge) e’ previsto tra due
giorni un incontro con Anci.
Soddisfazione da parte di Sib: “Le linee guida dello scorso
anno si sono dimostrate adeguate ed efficaci, pertanto
confidiamo che vengano confermate anche per la prossima stagione
estiva” ha detto Antonio Capacchione, presidente del Sib,
Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. Maurizio
Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti, invita a fare
presto: “In questo momento difficile, le imprese – spiega –
hanno bisogno di certezze: un obiettivo fatto proprio anche
dalle Regioni, che ringraziamo per il lavoro svolto. Ora pero’
attendiamo, con urgenza, una conferma ufficiale: non vorremmo
iniziare ad allestire le strutture per poi dover apportare
modifiche dell’ultimo minuto in corso d’opera, ritardando ancora
di piu’ l’avvio della stagione”. Marco Maurelli, presidente
Federbalneari Italia, plaude alla riconferma delle misure del
2020 (“erano eccellenti e hanno funzionato”), ma avverte: “Credo
che anche quest’anno il mercato domestico avra’ la prevalenza,
quindi la politica deve occuparsene.Va bene il pass vaccinale
europeo, ma in questo momento e’ importantissimo chiarire le
regole del mercato interno e i rapporti tra le regioni”. Infine
Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneari, conferma
che i gestori sono gia’ al lavoro per gli allestimenti: “E’
importante la data del 15 maggio per la riapertura degli
stabilimenti balneari che sicuramente daranno un impulso forte
all’intero comparto turistico”.
A cura di Mariarosaria Focaccio