Mentre si aspetta il via alla stagione turistica, la Costiera sorrentina si prepara a
confermare e superare se stessa quale tappa imprescindibile di
quel turismo gourmet che da sempre ha caratterizzato la Francia
e la Spagna. Anzi, gia’ da ora Sorrento e la sua costa e’ la zona
a piu’ alta densita’ di stellati per km quadrato di tutt’Europa
con i suoi dieci ristoranti stellati. E per questo 2021 riserva
alcune delle novita’ . Quella che gia’ ha fatto rumore e’ la
prossima apertura del locale dell’executive chef Antonino
Cannavacciulo con “La casa in campagna” che vedra’ la luce a
Ticciano, una delle frazioni alte di Vico Equense. Un ritorno il
suo al paese natale, dopo aver accumulato riconoscimenti e
stelle a Villa Crespi, ristorante sul lago d’Orta, e non solo.
Ora punta a bissare nella sua Vico Equense. Ma attenzione,
occhi puntanti anche sullo chef Peppe Guida, gia’ patron del
ristorante stellato “Antica Osteria Nonna Rosa”, sara’
quest’estate al comando della brigata di ” Punta Scutolo”
locale con terrazza sul mare e sguardo rivolto al Vesuvio e al
Golfo di Napoli. Altro locale sempre piu’ in ascesa, grazie
all’opera dell’executive Chef Danilo Di Vuolo e’ La Caletta dello
Scrajo. Lui gia’ portatore di stelle al Maxi di Vico Equense,
dove ha lavorato per sette anni, conferma le sue qualita’ dove
gia’ quest’anno ha attirato l’attenzione della guida piu’
blasonata che gli ha dato una menzione. Menzione della guida
Michelin guadagnata anche dall’executive chef Giacomo De
Simone, ora al comando della brigata del ristorante “Le
Terrasse Royal” dell’hotel Royal di Sorrento, accesso dalla
strada e terrazzo da sogno sul mare con sguardo sul Golfo.
Aggiungeremo altre stelle in questo territorio baciato dagli
Dei? Ne e’ convinto Lucio D’Orsi, general manager del Majestic
a Sant’Agnello dove regna lo stellato “Don Geppi” e che ha
dalla sua anche la terrazza Dry Martini Sorrento, pluripremiato
bar di tendenza, incoronato dalla rivista straniera
Food&Travel quale miglior Cocktail Bar d’Italia del 2020.
Lucio D’Orsi precisa “i nostri clienti scelgono la destinazione
Costiera sorrentina proprio per la ricchezza dei suoi
ristoranti stellati. Una scelta davvero unica. Per rafforzare la
crescita del nostro turismo basterebbero due forti iniziative
politiche e imprenditoriali: migliorare e rilanciare il Fiato,
far rinascere le terme di Castellammare di Stabia con le sue 28
acque. Un patrimonio che abbiamo lasciato morire. Il nostro
assessore al turismo regionale Felice Casucci puo’ attivarlo?”.
Intanto la ricchezza dei locali in costiera conta attualmente,
da Massa Lubrense a Vico Equense: il “Don Alfonso 1890” di
Sant’Agata sui due Golfi, i “Quattro Passi” e “la Taverna del
Capitano” nella frazione di Nerano. Sorrento si qualifica con
altrettanti tre locali battenti Stelle Michelin: “Il Buco”, la
“Terrazza Bosquet” e il recente “Lorelei”. Mentre Vico
Equense si classifica con tre importati locali stellati: La
“Torre del Saracino”, Il “Maxi” e ” l’Antica Osteria Nonna
Rosa”. E per la prossima stagione?