Cardarelli alle corde. Cronaca di un’ennesima convulsa giornata, tra smentite e precisazioni. Se la situazione epidemiológica non cambia, difficilmente la Campania cambierà colore, passando dal rosso all’arancione. Questo dicono i numeri di ieri che rivelano un incremento di contagi. Apparentemente in calo o stabili, vanno interpretati in rapporto ai tamponi. E in base a questo parametro sono stati registrati 1.386 positivi su 9.473 test. Un valore elevato che fa sforare la curva dei contagi al di sopra del 15 per cento. Con un elemento ancora più allarmante che scaturisce dal numero dei decessi, ben 43 di cui 25 nelle ultime 48 ore. Snocciolando le cifre del bollettino, si passa ai posti letto: dei soliti (disponibili solo sulla carta) 656 di Terapia intensiva ieri sono occupati 136, mentre di degenza ordinaria si è giunti a quota 1.594. Dal Cardarelli riferiscono condizioni «al limite della governabilità, con l’Obi-Covid che registra il tutto esaurito e l’Obi non-Covid in parte ricollocata ai Piano O, in parte co me fosse una doppia articolazione ospitata nel salone del pronto soccorso». Significa, aggiunge uno specialista che «quegli ambienti destinati a visitare i pazienti appena arrivati, di fatto rappresentano un reparto di ricovero». Ma se ci si sposta nelle divisioni, la situazione è altrettanto disperante con una Pneumologia in overbooking e 32 posti contrassegnati da varie barelle. In terapia intensiva le disponibilità sono esaurite, mentre ancora 30 pazienti stazionano in pronto soccorso. Poi, la gravità di Sars-Cov-2. «L’età media dei pazienti – è ancora il medico a parlare – si è attestata tra i 50 e 70 anni. E c’è anche una ragazza che ne ha appena 35, con il casco. E non ha alcuna patologia pregressa. A differenza delle ondate precedenti vediamo malati più giovani di di almeno 15 anni». Analoga situazione di disagio di ricettività la raccontano i sanitari del Cotugno: «Andiamo avanti grazie alle dimissioni precoci, ma appena si libera un posto arriva un altro paziente ad occuparlo». Il fronte vaccini, occorre ripeterlo, ieri ha vissuto un piccolo giallo: a inizio mattinata era scattato l’allarme esaurimento-dosi con l’annuncio di uno stop da oggi a giovedì. Poi, nel corso del pomeriggio, la parziale smentita: «La categoria degli ultraottantenni sarà completata entro questa settimana, e quella dei non deambulanti entro le due settimane successive». «Stiamo facendo un lavoro certosino per ricomporre il puzzle delle dosi – avvertono dall’Unità di Crisi – suddividendo le tipologie di vaccino a seconda delle aziende produttrici e delle fasce da immunizzare». Ma l’hub al Museo Madre resterà chiuso sia oggi che domani. Altro dato, stavolta favorevole, riguarda gli anticorpi mon o cl on al i somministrabili rispettando i requisiti dell’Alfa: a ieri in Campania sono stati effettuati 83 trattamenti, poco meno della Lombardia dove ne hanno somministrato 110 ma con il doppio dei pazienti. «Stiamo attivando – aggiunge il dirigente – anche gli ambulatori decentrati per queste terapie, anche nei due policlinici.