Dopo quelle sulle cure per il Covid-19, dilaga in rete la disinformazione sui presunti effetti
collaterali dei vaccini, come le trombosi. Mentre dalla Polizia
Postale arriva l’allerta per un falso comunicato dell’Agenzia
italiana del farmaco (Aifa) su AstraZeneca e su falsi sms che
riguardano le prenotazioni dei vaccini’, dietro cui si nascondo
intenti fraudolenti. E Facebook aggiunge un”etichetta’ alle
discussioni sui vaccini con informazioni credibili provenienti
dall’Oms.
Una nuova fake news ha iniziato a circolare nel fine
settimana sui social media. Il messaggio, scritto travisando un
post su Facebook di Fabrizio Salvucci, cardiologo e Direttore
Sanitario del centro medico Ticinello di Pavia, dice che a
provocare le morti di infarto dopo i vaccini anti-Covid non
sarebbero stati i vaccini in se’ , ma “il fenomeno Ade, cioe’
un’amplificazione infiammatoria della risposta derivata dagli
anticorpi”, e che anche Massimo Galli del Sacco e Giovanni Maga
del Cnr ne avevano parlato. Dichiarazioni smentite dai diretti
interessati. Salvucci invita a guardare il suo video e a “non
fidarsi ciecamente di queste sempre piu’ fantasiose versioni con
il passare delle ore”. Maga chiarisce che l’Ade “non c’entra
nulla con il coronavirus”. Mentre Galli spiega che “i vaccini
attualmente in uso non possono innescare la cosiddetta Ade, che
non avrebbe comunque alcuna relazione con i fenomeni trombotici
segnalati a ridosso della vaccinazione Astra Zeneca”. Nel
tentativo di diminuire la diffusione di fake news sul Covid-19,
Facebook sta aggiungendo un”etichetta’ alle discussioni sui
vaccini con informazioni credibili provenienti dall’Oms. Mentre
YouTube negli ultimi sei mesi ha rimosso 30mila video che
propagandavano false informazioni sul Covid-19.
La pandemia, com’e’ noto, e’ usata come esca da truffatori e
hacker. La Polizia Postale ha lanciato un’allerta sulla
circolazione in rete di un falso comunicato Aifa – gia’ smentito
dalla stessa Agenzia del farmaco – nel quale viene fatto divieto
di utilizzo di diversi lotti di vaccino AstraZeneca e anche su
falsi sms con i quali si pubblicizza un servizio di prenotazione
del vaccino contro il Covid-19, che mira a colpire soprattutto
gli ‘over 80’. E invita a “non condividere notizie ricevute
attraverso la messaggistica istantanea di cui non si abbia
certezza della provenienza” e anche di “segnalarle al
commissariato di ps online della Polizia Postale”.