Ieri i problemi si sono registrati anche al “Ruggi d’Aragona” di Salemo, dove, a causa delle lunghe file, un’ambulanza è stata rifornita dell’ossigeno per il suo paziente a bordo proprio mentre attendeva di poter accedere alla struttura ospedaliera. Al “Ruggi” per l’intera giornata di ieri sono state dirottate alcune delle ambulanze dirette proprio a Scafati dove da giorni si vive una situazione insostenibile. Con oltre 1330 positivi la città di Scafati è quella che riporta la percentuale più alta della provincia di Salerno ma anche della stessa Regione Campania. Solo nella giornata di ieri altri cinquantaquattro positivi. Numeri che hanno mandato in tilt la rete ospedaliera della città. Da giorni si sono registrate lunghe code di ambulanze che hanno attirato l’attenzione dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore. Al loro arrivo i militari hanno trovato quattro mezzi di soccorso che attendevano il loro turno con i pazienti a bordo, di cui uno m attesa da quasi un giorno. A sollevare il caso anche il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio lannone, commissario regionale del partito di Giorgia Meloni: «A Scafati ci sono ambulanze in attesa per una notte intera, al Ruggì d’Aragona di Salerno. invece, i malati non vengono più accettati e sono inviati in pellegrinaggio sanitario in altri ospedali. Che fine hanno fatto i Covid center di De Luca? Dopo un anno siamo allo stesso punto di prima». «Ben vengano i controlli» per il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati che precisa: «Questo è l’unico pronto soccorso Covid Hospital dell’Asl di Salerno. Quindi qui giungono dalla provincia ma anche dai comuni limitrofi e dall’area sud napoletana. Allo stato i cinquanta posti letto sono tutti occupati ma stiamo cercando di ampliare la disponibilità a fronte di un’emergenza sempre più crescente dovuta, in parti colare alla variante inglese». «Scafati – prosegue il primo cittadino – sta svolgendo un ruolo fondamentale in questo momento drammatico, non solo per il suo territorio ma anche per l’intera provincia di Salerno. Secondo ultime direttive ospedaliere si è stabilito, ora, che i pazienti saranno stabilizzati per poi essere trasferiti dove c’è disponibilità». I controlli dei carabinieri, guidati dal tenente colonello Rosario Di Cangi della compagnia di Nocera Inferiore proseguiranno anche nelle prossime ore per verificare l’assegnazione degli interventi e soprattutto se il sistema stia funzionando m maniera corretta. In giornata potrebbe arrivare la prima informativa all’attenzione della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.