Allarme varianti, zone rosse più ampie il virus torna a diffondersi con i troppa velocità soprattutto a causa delle varianti estere. E così, da domani, potrebbero finire in arancione Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte. Lombardia in bilico. Ipotesi di estendere le zone rosse anche ai comuni confinanti con quelli già in lockdown. L’obiettivo è evitare una terza ondata dell’epidemia. Domani le decisioni del governo in base a indice Rt e terapie intensive: la maggior parte della Penisola rischia di entrare in area arancione Nuove restrizioni nel tentativo di scongiurare la chiusura nazionale I timori degli scienziati: «Bisogna prevenire la terza ondala» Zone rosse più larghe attorno ai focolai Oggi i dati dalle regioni per i cambi di fascia di Fiorenza I Comuni vicini ai focolai dovranno essere chiusi. I timori legati all’espansione del Covid-ig determinata dalle varianti del virus provocano l’allargamento delle zone rosse. mattesa dei dati del monitoraggio che farà entrare in fascia arancione la maggior parte delle regioni, scattano provvedimenti più restrittivi. Soltanto domani il governo si riunirà per pianificare nuove misure e prendere decisioni in vista della scadenza del Dpcm fissata al 5 marzo. Ma gli scienziati evidenziano la necessità di seguire una linea di massimo rigore per prevenire una «terza ondata» che potrebbe essere — questo emerge dagli ultimi report — addirittura più aggressiva della seconda. Le mutazioni fanno paura: quella inglese, ma soprattutto quelle sudafricana e brasiliana ormai presenti in numerosi luoghi d’Italia. E dunque si guarda fon apprensione al bollettino quotidiano che anche ieri registrava 12.074 nuovi contagiati e 369 vittime. Si attendono i dati delle Regioni, l’indicazione dell’Rt che fa scattare il cambio di fascia. E si monitora la tenuta delle strutture ospedaliere per non superare la soglia critica del 30% di posti occupati nelle terapie intensive. Le varianti II ministero della Salute registra un’incidenza al 18% della variante inglese, ritenuta la più trasmissibile, ma ritiene che questa percentuale possa salire. E sottolinea come stia aumentando il numero dei malati per la variante sudafricano, soprattutto nell’area di Bolzano, e per quella brasiliana, trovata in Umbria e in Toscana. «Bisogna frenare l’avanzata, altrimenti c’è il pericolo che nel giro di due o tré settimane queste mutazioni possano essere prevalenti rispetto al virus contro il quale stiamo combattendo ormai da un anno», avvertono. Comuni in lockdown Aumentano i luoghi in «zona rossa.