la Regione Campania e ha detto si al ritorno in aula anche per la quarta e quinta classe delle primarie e non solo fino alla terza come aveva disposto l’ultima ordinanza regionale. Rimangono in vigore le disposizioni relative alla scuola secondaria di primo grado e secondo grado, le cui attività in presenza restano pertanto sospese fino al 23 gennaio, quando si deciderà il da farsi alla luce delle verifiche dell’Unità di Crisi. «Rispetto ma non condivido, perché credo nel primato della politica, che, quando agisce, assume su di sé la responsabilità delle scelte». L’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, esprime tutte le proprie perplessità sulla decisione di giudici amministrativi. Anche nel merito del provvedimento, Fortini esprime tutti i suoi dubbi:. «Non vedo l’incongruenza tra l’essere in zona gialla e la decisione di non riportare gli studenti in presenza – argomenta – se oggi in Campania abbiamo un rischio più basso di contagio, è per le scelte di rigore fatte in questi mesi, tra cui anche lo stop alla didattica in presenza. Questo non è solo il mio parere, ma anche quello dell’Unità di crisi regionale”. D’altra parte, fa notare l’assessore, «nonostante la Dad, abbiamo rilevato dei contagi tra i ragazzi con meno di 18 anni. È un fatto normale. Non abbiamo mai detto che i contatti avvengono solo in ambito scolastico, ma che questo può contribuire, come è già accaduto a settembre». Fortini spiega anche che «la sentenza del Òàã non è arrivata come un fulmine a ciel sereno, considerato che c’erano state già delle pronunce in questo senso per altre regioni». Ora resta da valutare la situazione che riguarda le scuole superiori, una questione «più’ spinosa, perché riguarda áäîò³³à studenti. Attendiamo oggi, al massimo domani, una nuova possibile impugnativa dell’ordinanza regionale. Valuteremo le decisioni e, se non dovesse bocciare la nostra ordinanza, è plausibile un ritorno in presenza a partire dal primo febbraio, dando cosi la possibilità agli istituti e ai trasporti di organizzarsi». Fortini ribadisce inoltre che la linea della ripresa graduale è sempre quella più efficace, anche perché «in questo modo si può fare un monitoraggio più efficace e capire se le decisioni assunte sono giuste o sbagliate». Sulla campagna di screening l’assessore precisa che ieri c’è stato un incontro con i medici di medicina generale, durante il quale «è stato trovato un accordo. È necessario organizzare il tutto, ma a breve si partirà e se ne occuperanno i medici di medicina generale e i pediatri». Intanto continuano i controlli serrati nelle scuole che hanno visto il ritorno degli studenti. Sono sei i bambini trovati positivi in alcune scuole di Napoli: due a Ghiaia, due a Fuorigrotta, due all’Arenella. Una intera classe delle scuole elementari di Avelline, insieme agli insegnanti, è stata messa in isolamento dopo che un alunno è risultato positivo al Covid-19. Il caso è stato registrato nella terza classe elementare, tornata ieri in presenza a scuola, dell’istituto comprensivo «Perna-AIighieri» che conta complessivamente 1.200 iscritti. La Asl di Avellino ha awiato il monitoraggio dei contatti, mentre si è in attesa della partenza dello screening annunciato dalla Regione Campania sul personale scolastico e del settore trasporti per complessivi 350 mila test antigenid. Ad Avellino i test dovrebbero essere somministrati dai medici di base che però si sono detti indisponibili a farlo nei rispettivi studi professionali senza precise garanzie sanitarie.