“Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava ¡I bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono, Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra, Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese”. Così è narrato l’arrivo dei magi a Betlemme, dove una stella, mai vista una così splendente nel cielo, li guidò fino alla grolla dove adorarono Gesù, il Messia fatto Bambino. Mercoledì 6 gennaio, Solennità dell’Epifania, le Messe nel Santuario di Pompei saranno celebrate negli stessi orari domenicali. La giornata, che avrà inizio alle 6, con l’apertura del Quadro della Madonna e la messe mercoledi le messe nel Santuario di Pompei. L’Epifania per scacciar via le paure dell ‘anno passato prima Messa all’Altare maggiore, si concluderà con la celebrazione delle 19, sempre in Basilica. La parola “Epifania” deriva dal termine greco “epifania”, derivata da “epifanes” che vuoi dire “visibile”. Per i credenti è Dio che si rende visibile, è la manifestazione della divinità ai magi che, provenendo da paesi remoti, rappresentano tutta l’umanità. La fede è essenziale per chiarire lo sguardo e per lasciarsi guidare da una stella. Chi si metterebbe in viaggio, altrimenti? Lo disse, con parole di consueta efficacia, in un articolo pubblicato nel primo numero de “II Rosario e la Nuova Pompei” del 1889, il Beato Bartolo Longo, Fondatore del Santuario. “L’Epifania – spiegò – è la festa della Fede, La fede di Gesù Cristo fu manifestata in quel di primiero ai gentili; e quei rè rappresentavano tutta l’umanità credente che pellegrina a Gesù. Che sarebbe dell’umanità. se Gesù non si facesse trovare? Che sarebbe a noi la morte, se non trovassimo Gesù? Ma quei che ebbero la sorte di venire qui (si riferisce a un gruppo di pellegrini provenienti da Napoli,