Tre Ipotesi per il lockdown delle feste Dal negozi chiusi al coprifuoco alle 20
La linea dura sposata dal ministro Speranza prevede serrata di bar e attività, e divieto di spostamento Tré ipotesi per il lockdown delle fest Dai negozi chiusi al coprifuoco alle una specie di vero e proprio lockdown di | Natale il piano di Roberto Speranza si è presentato al vertice di ieri sera. All’incontro tra Giuseppe Conte, Francesco Boccia e i capi delegazione di maggioranza il ministro della Salute ha di fatto proposto di mettere tutta Italia in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi del periodo dal 24 al 6 gennaio. Le ipotesi sul tavolo in realtà sono tré. C’è la linea dura sponsorizzata da Speranza che prevederebbe di chiudere bar e ristoranti (come ha chiesto anche il Pd) per tutte le feste, ad eccezione di chi vende beni essenziali. Ma vorrebbe dire impedire anche gli spostamenti per pranzare con i parenti (su questo si valutano deroghe). C’è poi una versione più soft, in base alla quale le restrizioni più rigorose varrebbero solo tra il 24 e il primo gennaio. L ‘ ultima opzione è la cosiddetta variante zona arandone, che vieterebbe lo spostamento tra i comuni ma lascerebbe aperti i negozi. Per i piccoli centri sotto i 5 mila abitanti sembra peraltro quasi certa la deroga che consentirebbe di muoversi tra comuni limitrofi, anche se difficilmente si consentiranno gli spostamenti per un raggio di 30 km come vorrebbe Iv (più probabile limitarsi a 10/20 km secondo quanto richiesto ieri sera dal premier Giuseppe Conte). È stato ipotizzato di anticipare al 19 il blocco degli spostamenti, ma è più improbabile perché molte persone hanno già prenotato treni e aerei per raggiungere amici e parenti. Si valuta anche l’anticipazione del coprifuoco dalle 22 alle 20 o addirittura alle 18, ipotesi però meno probabile