La via dei presepi è vuota. Senza turisti a visitarla le botteghe sono ancora tutte chiuse al pubblico e non s’incontra nessuno a passeggiare. All’interno dei negozi si continua comunque a lavorare ina il senso di sfiducia che circola tra gli artigiani è grande. “Abbiamo calcolato che quest’anno il fatturato è crollato del 75%. Slittino cercando ili arrangiarci, ma diventa sempre più difficile , racconta Marco Ferrigno, titolare della storica bottega di San Gregorio Armeno. Difficile principalmente perché gli artigiani non hanno ricevuto alcun tipo di sussidio, ne statale ne regionale. L’aspetto più drammatico della vicenda, però, è che qualcuno di loro potrebbe non riuscire a sopravvivere alle conseguenze della pandemia, abbassando per sempre la saracinesca del proprio negozio. Le istituzioni non si rendono conto die se qualcuno di noi si troverà costretto a chiudere, con lu conseguenza di diversificare il prodotto all’interno della strada, pian piano si perderà lu peculiarità tipien di San Gregorio Armeno die è unica nel mondo ,spiega un artigiano. Per scongiurare la drammatica ipotesi, molti artisti del presepe stanno tentando a mettere qualche toppa nell’attesa di tempi migliori. Inoltre, ad accorrere involontariamente in aiuto dei mastri presepai napoletani in questo periodo d’incertezza. Diego Armando Maradona. In seguito alla sua morte, la richiesta di statuine raffiguranti il Dio del calcio ha avuto un’impennata straordinaria. Quest’anno, intatti, l’inaugurazione dell’apertura delle botteghe per il Natale 2020 sarà dedicata al Pibe de Oro e per l’occasione Hugo Maradona, fratello di Diego, sarà ospite dell’evento.