Intervista esclusiva a Don Giacomo Capraro Postulatore della causa di canonizzazione del Beato Giustino Maria Russolillo.

Città del Vaticano-27 Ottobre 2020 -Sua Santità Papa Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione Delle Cause Dei Santi. In tale occasione il Papa ha autorizzato la Congregazione Delle Cause Dei Santi a promulgare il decreto sul miracolo attribuito all’intercessione del Beato Don Giustino Maria Russolillo, fondatore della Congregazione dei Vocazionisti, a favore del religioso Jean Emile Rasolofo, guarito da crisi toniche-cloniche generalizzate e prolungate, stato di male epilettico, coma, gravissima rabdomiolisi, polmonite ab ingestis, insufficienza respiratoria acuta, nell’Aprile del 2016. Abbiamo intervistato Don Giacomo Capraro Postulatore della causa di canonizzazione del Beato Giustino Maria Russolillo.
-Padre possiamo ,ad oggi, ritenere l’iter della Canonizzazione concluso?
“Praticamente si, aspettiamo la data e il rito di canonizzazione. Il linea di massima posso dire che avverrà l’anno prossimo. Ordinariamente, così come accadde per la beatificazione, dal momento in cui il Papa Riconosce il Miracolo fino alla Canonizzazione intercorrono 5\6 mesi, purtroppo però a causa della Pandemia in corso, e quindi delle problematiche ad essa relative come assembramenti, non sappiamo bene quando accadrà”.
Cosa ha significato per la famiglia vocazionista e non, questa notizia?
“Per la diocesi di Pozzuoli, per i Vocazionisti, per la suore Vocazioniste e per l’ Istituto Secolare Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale o comunque per tutti quelli che si ispirano alla spiritualità di Don Giustino avranno certamente, con la sua canonizzazione, nella loro vita spirituale un punto di riferimento in più. E’ come se la Chiesa dicesse: Nelle difficoltà della vostra vita interpellate anche quest’uomo di Dio, vedete come lui ha vissuto, come ha reagito ai problemi della vita, ritroverete in lui una buona compagnia”. -Lei invece, in qualità di Postulatore come ha vissuto l’attesa e il successivo esito?
“Con grande gioia ed esultanza. Sono entrato in congregazione da piccolo, avevo 13 anni, proprio in quel giorno ebbi un’esperienza particolare. Ero particolarmente preoccupato poiché andando via i miei genitori io sarei rimasto lì da solo, girandomi intorno però notai un quadro in cui era rappresentato un Sacerdote che poneva le sue mani sul capo di alcuni ragazzi, in quel momento ebbi la percezione che avesse posto le sue mani anche sul mio capo e provai una certa pace e rassicurazione. Da quel giorno è cominciata una grande amicizia che si è consolidata nel tempo, soprattutto in questi 23 anni di mio servizio come Postulatore”.- Che tipo di messaggio vuole lanciare ai fedeli?
“In questo momento di calamità che viviamo a causa della pandemia invito me stesso e tutti gli altri a rivolgersi con grande fiducia anche all’intercessione di quest’Uomo di Dio, che a suo tempo otteneva Grazie particolari dal Signore, sia per i militari in guerra, sia per le tante situazioni di povertà. Don Giustino diceva sempre di essere disposto a vendere anche calici, pissidi, cose molto importanti per la celebrazione della Messa e di valore pur di aiutare i poveri. Don Giustino è l’Uomo del dialogo, del servizio, l’Uomo del nascondimento, l’uomo che vuole veramente servire, senza essere servito”.
Lei ha parlato di un uomo, un sacerdote, al servizio dei poveri e delle persone in difficoltà. In questo momento ricco di difficoltà la sua canonizzazione la si potrebbe definire come un “segno”?
“E’ un grande segno della Provvidenza, come se ci avesse voluto dire: ”Guardate a questo mio servo e vi troverete bene nel cammino della vostra vita”. Inoltre quest’anno abbiamo celebrato il primo centenario della Fondazione Dei Padre Vocazionisti avvenuta il 18 ottobre 1920. Il 6 Ottobre i Cardinali e i Vescovi riuniti in Congregazione Originaria, così come avevano fatto precedentemente i Teologi, hanno riconosciuto il Miracolo Attribuito all’intercessione di Don Giustino. Ieri il Santo Padre ha riconosciuto il Miracolo, questa concomitanza di date noi la consideriamo un bellissimo segno della Divina Provvidenza”.

A cura di Grazia Ritrovato