Torna a Napoli l’appuntamento con ‘Domenica di carta 2020’, iniziativa promossa dal Mibact per
valorizzare la ricchezza del patrimonio librario e documentale
di archivi e biblioteche statali. L’Archivio di Stato di Napoli,
in collaborazione con il Museo delle Arti Sanitarie, organizza
domenica prossima, 11 ottobre, dalle 9.00 alle 13.00 una
giornata di divulgazione sul tema ”Le arti sanitarie: luoghi,
professioni e cure”. E quest’anno l’iniziativa culturale,
sottolineano i promotori dell’evento in una nota, si presenta
sotto una nuova veste: la documentazione archivistica sara’
affiancata dall’esposizione di bisturi, seghe, strumentario
chirurgico vario ma anche da apparati farmaceutici, quali
antichi utensili, farmacie portatili, microscopi, clisteri che
aiutano le carte a raccontare l’evoluzione di una scienza e i
suoi riflessi sulla societa’ . “Da questo connubio fra documenti e
oggetti emerge il primato di Napoli capitale della scienza” si
evidenzia.
L’allestimento della mostra e’ stato curato per l’Archivio di
Stato da Fortunata Manzi, per il Museo delle Arti Sanitarie da
Carmen Caccioppoli e Rossella Baldelli. La nuova visione
dell’Archivio come ‘casa delle storie’ e’ proposta con la
connessione di altre realta’ museali territoriali: l’obiettivo e’
creare una stretta interrelazione determinata non solo dalla
vicinanza geografica, ma anche da occasioni multiple di
fruizione dei beni culturali nella loro complessita’ .
Nella Sala Filangieri saranno esposti documenti dell’Archivio
e oggetti sanitari di proprieta’ del Museo. La mostra e’
articolata in un percorso che fornira’ al visitatore informazioni
e suggestioni su alcuni aspetti dell’organizzazione sanitaria,
delle pratiche e delle professioni mediche nel Regno di Napoli e
delle due Sicilie. Inoltre, presentera’ strumenti del mestiere,
farmacopea, statuti professionali, luoghi della cura. Nel
vestibolo antistante la Sala Filangieri, Marielva Torino,
paleopatologa, docente all’Universita’ Suor Orsola Benincasa di
Napoli, illustrera’ metodi e strumenti adottati per l’indagine
medica e storica che sta conducendo sul teschio donato
all’Archivio di Stato dal principe Andrea d’Avalos nella cornice
di “un laboratorio mobile”. Lo scopo e’ quello di datare il
cranio e ricostruirne un possibile profilo storico e anatomico
(l’eta’ , la posizione sociale, il rapporto di parentela con la
famiglia d’ Avalos) sino alla ricostruzione digitale del volto.
Alle 10.30 la direttrice dell’Archivio, Candida Carrino,
conversera’ con Gennaro Rispoli, medico chirurgo, direttore del
Museo delle Arti Sanitarie, del suo libro ‘Scienza carita’ arte
negli antichi ospedali d’Italia’: una carrellata sui luoghi di
cura della Penisola, con le loro medicherie, farmacie e sale
operatorie, ma anche biblioteche e archivi annessi che ne
contengono la memoria storica. Le visite guidate alla mostra
saranno svolte dal personale dell’Archivio e dai volontari del
Museo delle Arti Sanitarie.