E’ Juventus-Napoli la finale di Coppa Italia. I partenopei si qualificano pareggiando 1-1 con
l’Inter al San Paolo – grazie alla 122/a rete in azzurro di
Dries Mertens, capocannoniere al time – dopo aver vinto per 1-0
la gara di andata, disputata nello scorso mese di febbraio a San
Siro. La partita, soprattutto nel secondo tempo, è condizionata
in maniera evidente dalle difficoltà fisiche dei calciatori,
fermi in pratica da tre mesi e con pochi giorni di allenamento
nelle gambe. Soprattutto le fasi finali della gara dimostrano
che il proseguimento della stagione richiederà molto turnover e
vedrà favorite certamente le squadre che potranno contare su una
panchina lunga. I cinque cambi per squadra riescono solo in
parte a dare un po’ di ossigeno in più ai protagonisti, ma è
evidente che, complici gli spalti vuoti, è un calcio totalmente
diverso di quello cui si era abituati, al quale si sarà chiamati
da ora in poi ad assistere.
La squadra di Conte, che deve recuperare il gol di svantaggio
subito nella gara d’andata a San Siro, trova la marcatura che
ristabilisce la parità dopo appena due minuti di gioco, grazie a
un calcio d’angolo di Eriksen sul quale Di Lorenzo fallisce
l’intervento di testa. Il pallone beffa Ospina e si infila in
rete. I nerazzurri potrebbero raddoppiare con Candreva che
conclude due volte a rete e con Lukaku che sfiora la marcatura
con una deviazione di testa. Ma è il Napoli, nel finale della
prima frazione di gioco, a trovare il gol del pareggio. Ospina
rimette velocemente la palla in gioco dopo aver neutralizzato un
attacco interista e serve sulla sinistra Insigne il quale entra
in area di rigore, resiste al ritorno di Eriksen e serve Mertens
che accorre alla parte opposta. Tiro di piatto destro e gol del
belga che raggiunge quota 122 gol messi a segno con la maglia
azzurra, primo marcatore in assoluto di tutti i tempi della
società partenopea.
Nel primo tempo il Napoli è in difficoltà a centrocampo dove
la superiorità numerica dei nerazzurri è evidente e si manifesta
soprattutto sul lato destro dell’attacco della squadra di Conte.
Candreva e Barella attaccano assieme su quel lato Hysaj, che
troppo spesso viene preso in mezzo e va in affanno, nonostante i
tentativi di raddoppio tempestivi di Koulibaly. Sui due lati del
campo Politano e Insigne non sono in grado di dare ai
centrocampsti della loro squadra l’aiuto che sarebbe necessario
ed è anche per questo che il possesso palla viene mantenuto
prevalentamente dall’Inter.
Nella ripresa il Napoli è più compatto in difesa dove
Maksimovic è insuperabile negli interventi di testa, e per
l’Inter le occasioni per passare nuovamente in vantaggio sono
pochissime.
La squadra di Gattuso riesce a riequilibrare tatticamente la
gara e soprattutto dopo le prime sostituzioni, anche a
centrocampo l’Inter smette di comandare il gioco. Le occasioni
da gol non arrivano e a mano a mano che ci si avvicina alla fase
finale della gara, istintivamente gli azzurri si chiudono sempre
di più nella propria area di rigore, mentre l’Inter si riversa
in avanti nel tentativo di trovare il gol della vittoria che
varrebbe anche il passaggio del turno e la conquista di un posto
nella finale di mercoledì prossimo con la la Juventus.
Il Napoli, però, mantiene l’ordine e la calma e si regala la
prima vera soddisfazione della stagione. La prossima settimana
all’Olimpico ci sarà ancora una volta la sfida finale con i
bianconeri per la conquista della Coppa Italia.