Sono quattro le donne che hanno ispirato la creatività di Christian Dior. Quattro podcast sul
sito della maison francese offrono un viaggio affascinante per
incontrare proprio le donne che hanno ispirato e alimentato la
passione creativa del grande couturier. La prima musa del
piccolo Christian fu sua madre Madeleine Dior, con la quale
condivideva la passione per giardini e rose. Poi, nell’ordine di
apparizione nella vita del sarto, la sua seconda musa fu
Catherine Dior, sua sorella, eroica icona di libertà e coraggio,
il cui tenero soprannome, Miss Dior, venne trasferito al profumo
diventato simbolo dell’amore. Altre figure femminili che hanno
ispirato Dior sono state, Mitzah Bricard, donna dall’eleganza
innata, e Carmel Snow, la giornalista che vide in lui l’anima di
un visionario dalla sua prima collezione rivoluzionaria, dove
Dior inventò quello stile ribattezzato dalla Snow con il nome di
New Look. Registrati all’interno del Victoria and Albert Museum,
questi quattro episodi rivelano, nel corso di un dialogo tra
Oriole Cullen, curatrice della moda e del tessile del museo, e
la biografa Justine Picardie, la singolare storia di queste
figure femminili la cui personalità, stile e talento hanno
segnato per sempre l’immaginazione di Dior.
Nel primo episodio della serie di podcast, “Mes Chéries: The
Women of Christian Dior”, Cullen e Picardie parlano della madre
e della sorella di monsieur Dior. Incarnazione della società
Belle Époque, Madeleine Dior, la madre del couturier, visse
un’esistenza da fiaba. Moglie di un ricco industriale, poteva
permettersi di vestire molto bene. Per la prima parte della sua
vita crebbe suo figlio in una grande villa con vista mare, a
Granville, dove i vasti giardini e la sua passione per le rose,
avrebbero esercitato un’enorme influenza sulla carriera
successiva di suo figlio. Anche Catherine, sorella più giovane
di Christian di dodici anni, era appassionata di fiori e in età
adulta sarebbe diventata una coltivatrice di successo. I due
fratelli erano molto vicini, nonostante il divario di età, e
quando la loro madre morì prematuramente, Christian divenne un
genitore surrogato per lei. Durante la seconda guerra mondiale,
Catherine si unì alla Resistenza francese ms venne catturata e
imprigionata. Il fratello sconvolto si rivolse a un’altra donna
fidata, la sua chiaroveggente, per essere rassicurato sul fatto
che si sarebbe riunito con la sua amata Catherine. La
chiaroveggente influenzò tutta la vita di Dior.
Nel quarto e ultimo episodio della serie di podcast Cullen
e Picardie discutono il ruolo svolto dai clienti di Dior e dagli
editori che hanno sostenuto il nome del couturier dal’inizio.
Quando Dior mostrò la sua famosa prima collezione nel 1947, la
sua casa di moda, come ogni altra, aveva il suo elenco di
modelli esclusivi, mostrati durante le sfilate nei saloni e nei
viaggi promozionali. Ma i suoi clienti potevano già includere la
famiglia reale, con la principessa Margaret che, assieme a sua
madre e sua sorella, la futura regina Elisabetta II, era
un’ammiratrice di Dior, e una delle prime ad adottare il
rivoluzionario stile parigino. Monsieur Dior era quindi già
famoso quando stupì il mondo con la sua collezione di debutto.
Tanto che esordì con il proprio nome. In effetti, Carmel Snow,
celebre caporedattore di Harper’s Bazaar all’epoca, colei che
coniò il termine “New Look”, era solo uno dei giornalisti che
avevano riconosciuto il talento di Monsieur Dior quando faceva
parte della scuderia di designer che lavorano presso Lucien
Lelong e prima di Robert Piguet. Possedendo un notevole fiuto
per il talento, gli commissionò delle illustrazioni e seguì la
sua carriera fino a quando, la mattina del 12 febbraio 1947, si
sedette su una sedia dorata in 30 Avenue Montaigne per assistere
a una sfilata di abiti che, con un colpo solo, lei scrisse
“avrebbero cambiato il mondo della moda per sempre”.