Semplicemente scandaloso. Dopo un’attesa durata due mesi, a fronte del quale era stato garantito interessamento e intervento a sostegno del comparto radiotelevisivo locale, nonostante le numerose segnalazioni con tanto di proposte da parte del CNRT-TPD, sta finalmente arrivando il decreto tanto atteso, e con esso un bel assestato “ben servito”. Ricordiamo, infatti, che la prima iniziativa in cantiere da parte del Governo già a fine marzo era stata di destinare 80mln di euro al Fondo per il Pluralismo e l’Innovazione dell’Informazione. Iniziativa prontamente contestata dal CNRT-TPD perché, come segnalò alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ai ministri competenti, questa forma di sostegno erogata in questi termini non avrebbe fatto altro che favorire quanti già, attraverso il Fondo, incassa migliaia di euro. Soldi, inoltre, che giungerebbero tardivamente, ed ottimisticamente a luglio visto che le graduatorie ultime, quelle 2019, sono state approvate da poco.
Per questo il CNRT-TPD, aveva invitato il Presidente del Consiglio ad adottare misure più efficaci e più immediate che potessero andare a sostegno di tutta l’emittenza radiotelevisiva locale e non solo di una parte di essa. Contestualmente, il CNRT-TPD aveva indicato precisi ambiti di intervento, per tutto il settore, con l’assenso di centinaia di editori.
L’attesa è stata logorante, con molte sollecitazioni e speranze. Si parlava di inizio aprile ma siamo arrivati a metà maggio, e oltre il danno anche la beffa! Non solo ogni richiesta è stata letteralmente ignorata con il Governo rimasto sui suoi passi, cioè sul finanziamento del Fondo Pluralismo, ma l’entità del finanziamento è stata più che dimezzata! Dagli 80 mln a 20! Risulta, inoltre, che per quello stanziamento non vi era tecnicamente copertura.
All’art. 51 del DL, infatti, ecco cosa è stato previsto: “Al fine di consentire alle emittenti radiotelevisive locali di continuare a svolgere servizio di interesse generale informativo sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini, viene eccezionalmente stanziato l’importo di 20 milioni di euro per l’anno 2020, aggiuntivi rispetto agli stanziamenti già previsti dalle leggi vigenti nel Fondo per il Pluralismo e l’Innovazione dell’Informazione, da far confluire nello stato di previsione del MISE e da erogare entro e non oltre 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto”. Lo stanziamento verrà erogato alle emittenti con decreti del MISE, contenenti i criteri di verifica dell’effettiva veicolazione degli obblighi informativi sul Covid-19 in base alle graduatorie per l’anno 2019.
Questo significherà in concreto che, non solo si arriverà a luglio per ottenere la liquidazione delle somme, ma solo una minima parte delle emittenti beneficierà del sostegno e, paradosso totale, sarebbero quelle che già incassano somme elevate dai Contributi statali annuali basati sulla graduatoria. Una misura, quindi, assolutamente discriminatoria che decreta la morte di buona parte delle tv che sono quelle più colpite dalla crisi. Scandaloso anche il sistema bancario che è rimasto sordo all’appello del Governo nel garantire alle piccole e medie imprese tutto il supporto necessario! Per questo il CNRT-TPD non si ferma qui e, se non si apporteranno correttivi, promette battaglia in ogni sede chiedendo finanche le dimissioni del ministro del MISE Patuanelli.