Quando l’arte cela energia e passione, non può che esplodere nelle forme e nei tempi più impensati: è quello che è avvenuto in piazza Stella Maris a Tortora in provincia di Cosenza, grande spazio che accoglie manifestazioni importanti sia dal punto di vista artistico che culturale, e che ha avuto il pregio di illuminarsi dei colori delle opere di una sua cittadina acquisita, l’artista Francesca Panico.
L’Estate 2015 ha segnato per la cittadina altotirrenica, una nuova traccia che verrà percorsa da nuove collaborazioni che renderanno a questo territorio il privilegio di essere sede di confronto di professionisti dell’arte: l’opera della Panico, invitata dall’assessore alle attività turistiche Biagio Praino, (omaggiato di una nuova opera dell’artista,“La Sirena”) ha coinvolto lo sguardo e la curiosità di tutta la piazza, raccolta intorno a “Napul’è”, dittico su tavola che racconta emblematicamente la storia di una città, Napoli, riflessa in tutte le città d’Italia. Fra onde in rilievo che “emergono” dal quadro si erge una mano vigorosa e potente che sorregge verso un cielo apparentemente cupo ed enigmatico, una “navicella” leggera e fluente che salva le preziosità di questa terra, i suoi tesori più pregiati, i suoi valori, i sogni, le beltà sane della vita. Una mano che rappresenta la Fede, unico vero protagonista non solo dell’opera ma della nostra esistenza. Credere nella salvezza di ciò che di buono abbiamo, è rappresentato dalla Panico in modo energico, con pennellate decise e colori che in maniera contrastante fra i viola ed i turchesi, mostrano simbolicamente l’energia del Bene. Un’arte informale e materica che attrae l’occhio dello spettatore entrando in maniera avvolgente nel suo animo timoroso ed incerto, dandogli “certezza nel credere” ed energia nel continuare a “fare”.
A cura di Antonella Palladino