Anche la Chiesa vuole riaprire. E senza irruzioni delle forze dell’ordine contro gli assembramenti
come e’ avvenuto in qualche caso. Basta con le messe in streaming
o in tv, “e’ arrivato il tempo di riprendere la celebrazione
dell’Eucarestia domenicale e dei funerali in chiesa, oltre ai
battesimi e a tutti gli altri sacramenti”, annuncia il cardinale
Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. Un’apertura arriva
dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese: “non e’ umanamente
sopportabile – osserva – impedire le celebrazioni dei funerali
alle tantissime famiglie colpite da un lutto”. Intanto, i troppi
morti da Covid-19 – oltre 25mila in soli due mesi – hanno messo
in crisi i cimiteri ed il commissario straordinario Angelo
Borrelli ha firmato un’ordinanza che da’ ai prefetti la
possibilita’ di disporre l’ammissione dei defunti in ogni
cimitero, “anche in deroga agli eventuali limiti stabiliti nei
regolamenti comunali di polizia mortuaria”.
Bassetti si e’ rivolto “in coscienza a tutte le istituzioni”:
le Chiese si devono riaprire ai fedeli, e’ l’appello. “Non appena
ci si e’ accorti – ha ricordato – che anche in Italia il pericolo
di contagio era piu’ che reale, abbiamo dovuto sospendere
ogni attivita’ pubblica, inclusa la celebrazione dell’Eucarestia
con la presenza dei fedeli. E questo ci ha messo subito in
difficolta’, dal momento che l’Eucarestia e’ per tutti, sacerdoti
e fedeli, fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Con
generosita’ e inventiva e, perche’ no, con coraggio, ci si e’
dedicati a moltiplicare le occasioni di Messe in streaming,
celebrazioni televisive in chiese vuote con celebranti solitari,
a cominciare dallo stesso papa Francesco. Ma ‘guardare’ la Messa
non e’ celebrarla. Messe senza popolo, popolo senza Messa”.
Intervistata da Avvenire, la ministra Lamorgese ha annunciato
che proporra’ al Governo, “in vista della fase di graduale
riapertura, di compiere un passo concreto: dobbiamo poter
tornare a celebrare i funerali, seppure alla presenza soltanto
degli stretti congiunti, seguendo le modalita’ che l’Autorita’
Ecclesiastica riterra’ di applicare nel rispetto delle misure di
distanziamento fisico dei partecipanti”. Posizione accolta con
favore da don Davide Milani, prevosto nella storica basilica di
San Nicolo’ di Lecco, in una zona di ‘prima linea’ per la
diffusione del Covid. “Solo per le mie tre parrocchie del centro
– spiega – domani ho sette funerali e le parole del ministro mi
consolano. Mi sembra che si cominci a comprendere che quello del
funerale, proprio in questa emergenza pandemica, sia un momento
del tutto qualificante che ci fa riappropriare del nostro essere
uomini, non solo cristiani”.