“La prima risposta del Tolicizumab nel fermare l’infiammazione polmonare e’ positiva.Ora la
sperimentazione si e’ allargata ad oltre 50 pazienti in tutta
Italia e nel giro di una settimana avremo un’indicazione piu’
ampia”. Cosi’ Paolo Ascierto, direttore dell’unita’ di immunologia
clinica del Pascale, spiega la fase 2 dell’uso dell’anticorpo
per fermare la polmonite provocata dal coronavirus.
“Stiamo proseguendo – spiega – su due binari paralleli. La
situazione di emergenza ci spinge a usare subito il farmaco e lo
possiamo fare anche perche’ la Roche che lo produce lo ha messo a
disposizione gratuitamente su richiesta dei medici. E tutti lo
chiedono, perche’ se il paziente risponde vuol dire che chi e’ in
terapia intensiva ne esce presto e se lo prendi prima non ci
vai. Siamo in contatto con gli ospedali del Nord Italia che
stanno avviandone l’uso su decine di pazienti. Nel giro di una
settimana avremo l’effetto su circa 50 pazienti trattati: se
anche la meta’ di essi avra’ avuto forti miglioramenti possiamo
essere soddisfatti, perche’ significa avere in prospettiva
bisogno della meta’ dei posti di terapia intensiva che sarebbero
serviti. Ci darebbe una enorme speranza”.
La prima risposta positiva sul Tolicizumab e’ arrivata dalla
Cina che ha riscontrato netti miglioramenti in 20 dei 21
pazienti intubati e trattati con il farmaco. Il farmaco non cura
il coronavirus ma combatte la polmonite da esso causata, spesso
letale. La prima sperimentazione napoletana ha visto la ripresa
di uno dei due pazienti, mentre sull’altro il team al lavoro sta
valutando se provare con un nuovo ciclo del farmaco.
Oltre alla sperimentazione per l’urgenza, se ne sta avviando
una, con tempi piu’ lunghi, scientifica: “Servono – spiega
Ascierto – dei dati che abbiano pieno rigore scientifico e
quindi abbiamo organizzato una task force tra Azienda dei colli
e Isituto Pascale, coordinata da Franco Perrone che ha prodotto
una bozza di protocollo scientifico e lo ha mandato all’Aifa
(Agenzia Italiana del Farmaco, ndr) che decidera’ gli step
successivi”. In attesa della sperimentazione scientifica, pero’,
il Tolicizumab corre: “I colleghi cinesi – spiega Ascierto –
stanno continuando ad usarlo gli abbiamo spiegato come lo usiamo
e lo stanno facendo. Poi faranno una sperimentazione anche loro
ma lo hanno gia’ inserito nelle linee guida mediche del Paese
contro il Covid19”.