Appello al governo Conte sostenere le imprese, con sgravi e nuove misure per il credito. E’ ciò che chiede il Comune di Sorrento al governo per fronteggiare l’emergenza che, a causa della psicosi da Covid-19, rischia di mettere in ginocchio l’economia locale. A iniziare dal turismo. Come confermano operatori, albergatori, commercianti e imprenditori dell’extralberghiero, ci sono migliaia di prenotazioni cancellate. Un buco di milioni di euro che si ripercuote sui livelli occupazionali visto che molte imprese avranno difficoltà a garantire le assunzioni previste. Il sindaco Giuseppe Cuomo invoca al premier Giuseppe Conte e al ministro del lavoro Nunzia Catalfo l’estensione della Naspi. «Sorrento conta oltre tré milioni di visitatori l’anno che alimentano un circuito di strutture ricettive alberghiere, b&b, ristoranti, bar e negozi – dice il primo cittadino – Senza contare i servizi, dai charter nautici alle escursioni e l’indotto, ad esempio, del florido settore wedding, come banqueting, fotografi, acconciatori, sarti, fiorai. Ammortizzatori sociali, facilitazioni al credito e agevolazioni su mutui, tributi e contributi sono gli strumenti per combattere la crisi. Punteremo pure a una campagna di comunicazione in grado di trasmettere un segnale di normalità, utile ad incentivare nuovi flussi turistici verso la nostra destinazione». Anche gli altri Comuni della penisola sorrentina condividono l’iniziativa di Cuomo e rilanciano l’sos. A Meta, il sindaco nonché consigliere della Città Metropolitana Giuseppe Tito ha fatto approvare un atto di indirizzo sulla Naspi. Il presidente di Federalberghi Campania-penisola sorrentina Costanze» laccarino evidenzia che «i danni sono incalcolabili. L’obiettivo è aprire le strutture entro 15 giorni, ma è difficile. Dopo metà mese sapremo come sarà il quadro». Angosciati gli operatori dell’extralberghiero che, secondo il rappresentante Abbac di Sorrento Marcello Coppola,