Due morti e 59 contagiati tra Lombardia, Veneto e Piemonte. Paesi in isolamento, chiuse
scuole, uffici, tribunali e universita’. In chiesa stop al segno
di pace con la stretta della mano. Si estende il coronavirus in
Italia che, al momento, e’ il primo Paese europeo per numero di
casi positivi al Covid-19. Sale la preoccupazione tra i
cittadini, invitati a rimanere a casa nelle aree interessate ed
il premier Giuseppe Conte convoca un Consiglio dei ministri
straordinario per varare nuove “misure speciali”.
Si tratterebbe di un decreto legge con una serie di misure
speciali per contenere il diffondersi del virus e che
consentirebbero di intervenire su diversi aspetti: dalla
chiusura delle scuole alla sospensione di manifestazioni e
attivita’ lavorative fino alla possibilita’ di utilizzare, in caso
di necessita’, forze di polizia e militari per far rispettare le
prescrizioni. “Siamo al lavoro senza sosta per reagire con la
massima compattezza a questa emergenza”, ha detto Conte.
Ed e’ assalto agli ospedali, mentre la Protezione civile
invita a recarsi nelle strutture sanitarie e chiamare i numeri
di emergenza “solo se strettamente necessario”. Mentre l’Ordine
dei medici sollecita i colleghi a mettersi a disposizione per
far fronte alle carenze determinate dall’obbligo di quarantena
per i dottori delle zone colpite. Si fa sentire anche il capo
dello Stato Sergio Mattarella, che esprime vicinanza “a quanti
sono stati colpiti e alle loro comunita’ che vivono momenti di
comprensibile ansia”. Ma Matteo Salvini attacca: “Se Conte non e’
in grado di fare tutto il necessario per difendere la salute dei
nostri figli ne rispondera’ davanti agli italiani”.
Il centro del focolaio e’ Basso Lodigiano, in particolare il
Pronto soccorso e l’ospedale di Codogno, dove sono passati quasi
tutti i contagiati lombardi, ed anche i tre che si trovano in
Emilia Romagna e quello torinese. Proprio li’ la seconda vittima,
una 77enne di Casalpusterlengo, era stata in contatto con il
cosiddetto ‘Paziente 1′, il 38enne di Codogno le cui condizioni
restano gravi anche se stabili (in serata i suoi genitori sono
stati prelevati dalla loro abitazione con l’ambulanza
biocontenitiva). L’anziana, che aveva varie patologie, e’ stata
trovata morta a casa. Il tampone post mortem ha dato risultato
positivo, ma, ha precisato l’assessore lombardo Giulio Gallera,
“ad oggi non possiamo dire se e’ morta a causa del coronavirus o
per altre situazioni”. Tra i positivi anche una coppia di medici
del Pavese, lei pediatra che lavorava proprio nella zona di
Codogno. Il contagiato piemontese, un quarantenne torinese che
lavora a Cesano Boscone (Milano), si e’ ammalato dopo esser
entrato in contatto con il “ceppo lombardo”. In quest’area che
comprende 11 comuni, oltre 50mila persone sono state esonerate
dal servizio da amministrazioni ed aziende. E l’infezione arriva
anche alle porte di Milano: a San Donato Milanese un 78enne
ricoverato al San Raffaele e’ risultato positivo al Covid. Mentre
l’amico del 38enne di Codogno che era stato a cena con lui dopo
essere tornato dalla Cina, non ha mai avuto il coronavirus,
secondo i test fatti: dunque non e’ lui il ‘paziente zero’.
In Veneto l’area sensibile si concentra invece a Vo’ Euganeo,
comune padovano dove risiedeva la prima vittima del virus, il
78enne Adriano Trevisan. Dal paesino di tremila abitanti
arrivano dieci contagiati veneti; l’undicesimo e’ di Mira
(Venezia). E a Vo’ 8 cittadini cinesi che gestiscono un’attivita’
imprenditoriale, da cui potrebbe essere partito il contagio,
sono stati portati in ospedale per verifiche sul loro stato di
salute. Nell’ospedale di Schiavonia, dove e’ morto Trevisan, sono
ben 450 le persone (300 pazienti e 150 dipendenti della
struttura) tenute bloccate per essere sottoposte all’esame del
tampone. Nei prossimi giorni prevista l’evacuazione della
struttura per la ‘bonifica’. La vicina Regione Friuli Venezia
Giulia ha dichiarato lo stato di emergenza fino al 31 luglio.
Notizie positive invece dallo Spallanzani di Roma, dove il
cittadino cinese ricoverato insieme alla moglie, primo caso
registrato in Italia, “si e’ negativizzato”, mentre il giovane
ricercatore italiano, anche lui contagiato e poi risultato
negativo, e’ stato dimesso in giornata.
Le istituzioni, ha sottolineato da parte sua il presidente
della Camera, Roberto Fico, “stanno lavorando seriamente e in
sinergia per garantire la salute di tutti. Non e’ il momento
delle polemiche ne’ degli allarmismi”. Secondo il presidente del
Senato Elisabetta Casellati, per superare la fase critica serve
“il senso di responsabilita’ e la collaborazione degli italiani
tutti”.