A Cura di Valentina Busiello: Eccellenza, il Presidente Luigi Califano della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II di Napoli. Nipote dello scienziato, una persona di grande cultuta, umanista, rifondatore della patologia generale italiana, e Preside negli anni 60, dell’allora unica facolta’ di Medicina della Federico II, il professore Califano, e’ stato allevato tra i libri e il sapere scientifico, gli insegnamenti del nonno continuano ad ispirare la sua vita. Professore, ci parla di questo bellissimo ricordo che ha di suo nonno ? Racconta: Ritengo di essere stato molto fortunato, perche’ ho conosciuto delle persone che mi hanno trasmesso l’amore, e la passione per l’Universita’, per tutto quello che rappresenta il mondo Accademico. Sicuramente mio nonno Luigi, e’ stata una figura molto importante in questo percorso, perche’ da bambino ero affascinato dagli incontri che avevo con lui, ero affascinato dal suo mondo, dalla figura del Professore Universitario, mio nonno abitava al Corso Vittorio Emanuele, dove aveva una casa che era particolarmente bella, con un terrazzo dove c’era una grandissima collezione di piante, tanto e’ vero che io oggi alcune piante molto rare, come l’Encephalartos, fanno parte di una collezione molto bella, che si trovano all’interno delle Serre Califano dell’Orto Botanico di Napoli, (Il complesso di Serre dedicate al botanofilo Luigi Califano, nonno del Professore ). Mio nonno all’epoca, aveva due grandissime passioni: la Tillandsia ( e’ una pianta appartenente alle bromeliacee che vivono in aria anche senza terra), e l’Encephalartos, che costituivano una collezione molto importante su questo terrazzo del Corso Vittorio Emanuele, mio nonno era anche caratterizzato da una grandissima passione per l’aspetto umanistico, ricordo un’importantissima collezione di libri, ma anche una profonda conoscenza di tanti autori, di cui periodicamente lui declamava le poesie, oppure i versi presi dalla letteratura. Nella sua casa incontravo molto spesso diversi professori Universitari, che mi affascinavano proprio come figura, come carisma, capacita’ comunicative, capacita’ di poter trasmettere delle proprie conoscenze, o di insegnare alle future generazioni il proprio sapere. Un’altra figura che e’ stata fondamentale nel mio percorso da ragazzino, e’ stata sicuramente quella del Professore Gaetano Salvatore, e’ stato un grandissimo educatore, un innovatore, che ha dato un impulso enorme a quella che e’ stata la modifica della Tabella 18 degli studi medici, e ha dato un impulso anche alla nascita della Facolta’ di Medicina del Policlinico Federico II, ricordo perfettamente, che a quell’epoca, ero uno studente, in questo Policlinico si respirava un’area di internazionalizzazione, tutti andavano a Vedeseta, (un comune italiano in provincia di Bergamo), ad approfondire le proprie conoscenze nel campo medico, andavano veramente tutti, sia se uno voleva fare il clinico, il chirurgo, il ricercatore. Il Professore Gaetano Salvatore ha dato un’Area di Internazionalizzazione, al nostro Policlinico importantissima, ed e’ stata una persona che mi ha affascinato e mi ha insegnato tanto, per cui lo ritengo fondamentale in quello che e’ stato poi il mio percorso formativo. Presidente Califano, ci parla della Medicina in generale ? Oggi, la Medicina e’ profondamente cambiata, oggi siamo nel futuro della Medicina, i medici non possono lavorare senza le tecnologie, e gli ingegneri sono stati fondamentali nello sviluppare delle tecnologie di avanguardia. Oggi nelle sale operatorie si parla di 3 D, si parla di Endoscopi, di Navigazione, Realta’ aumentata, si parla di Robot, anche le nostre sale operatorie sono delle sale operatorie integrate, intelligenti, e tutto questo nasce da una profonda collaborazione con gli ingegneri. Le tecnologie sono fondamentali per la Medicina del futuro, noi non possiamo pensare di fare una Medicina come si faceva 30,40,o 50 anni fa’, oggi la Medicina e’ estremamente tecnologica, e queste tecnologie servono ad assicurare una migliore esecuzione degli interventi chirurgici, e sicuramente anche minori conseguenze dell’intervento della mano dell’uomo. Sicuramente oggi la Medicina e’ mininvasiva, con mini accessi, mini fastidi, e un risultato sicuramente molto migliore rispetto al passato. Presidente , ci spiega la nuova tecnologia, in medicina, sulla Chirurgia maxillo-facciale? La Chirurgia del maxillo-facciale, e’ una chirurgia particolarmente complessa, perche’ accanto a tutto il trattamento di una serie di patologie, traumatiche, malformative e oncologiche, le tecniche chirurgiche devono essere anche praticate tenendo conto di quelli che sono gli esiti cicatriziali, che nel volto sono particolarmente importanti. E anche in questo, le nuove tecnologie hanno permesso di fare dei passi da gigante, oggi si possono fare tantissimi interventi permettendo al paziente non solo di avere un buonissimo risultato, ma anche un risultato esteticamente molto accettabile. Presidente Califano, lei e’ un’Eccellenza straordinaria del mondo Accademico, un importante Professore, sara’ il prossimo Rettore dell’Ateneo, Universita’ Federico II, di Napoli ? Queste sono cose che vanno discusse nell’ambito dell’Ateneo, sicuramente si è sviluppato un confronto , che e’ un fatto estremamente positivo . Mettere a confronto le idee significa permettere a tutti noi di crescere. È ’ una cosa impegnativa, che vedra’ la comunità impegnata a scegliere, le idee migliori per il futuro. E sono anche sicuro che il dibattito sarà
serrato ma sempre aderente ai canoni della correttezza e della eleganza.
Presidente, lei e’ un’eccellenza del Premio Guido Dorso, un’ambasciatore del nostro Mezzogiorno d’Italia, ci spiega un suo pensiero sulla questione del Mezzogiorno in Italia? Sono convinto che il Mezzogiorno rappresenti una grande risorsa per il nostro Paese, perche’ gli uomini del Mezzogiorno sono persone in moltissimi casi eccellenti, che hanno delle grandissime professionalita’, una grandissima e viva intelligenza, e quindi sentire la voce e coinvolgerli in tutti gli aspetti positivi del nostro Paese, e’, credo, un dovere del nostro stato, credo che i meridionali possono portare con la loro intelligenza, con la loro capacita’, possono rappresentare una risorsa importante.