Il Torino Calcio trova giovani campioni in città. Presentato al Centro Sportivo Manzoni di Napoli il progetto di affiliazione alla Torino F.C. Academy della società di calcio giovanile Asd Virtus Belsito. Un accordo pieno di entusiasmo tra le due realtà sportive nato e sviluppato in pochi mesi soprattutto per la mission comune: dare ai bambini una sana educazione sportiva dove, prima di tutto, c’è la vita con i suoi princìpi e, solo dopo, il calcio. L’incontro è stato “raccontato” dal giornalista Mimmo Carratelli, che ha ripercorso la storia del Torino, ricordando la striscia di 5 titoli consecutivi all’epoca del Grande Torino, quest’ultima riconosciuta come una delle squadre più forti degli anni 1940. E poi i giocatori che hanno militato anche nel Napoli, fino ai giorni nostri con i giovani della Virtus Belsito, che ha già lavorato molto in Europa e in particolare con l’Arsenal. “Con il Torino sarà una collaborazione fortunata – ha detto Carratelli – che farà bene ai bambini. La definisco una bella intesa con una bella realtà sportiva, che incontra l’esperienza tecnica e di qualità dei granata e che da anni ha iniziato questo percorso di affiliazione anche con altre squadre italiane. Alla giornata “azzurro granata” hanno partecipato: Gianni Caselli Presidente della Virtus Belsito, Teodoro Coppola Responsabile Progetto Torino Academy e i tutti i dirigenti della società napoletana: Mimmo De Simone Direttore Tecnico, Cristiano Avino Direttore Generale, Giulio Marino Direttore organizzativo, gli allenatori e istruttori: Alessio Mattiello, Carlos Laburu – allenatore e istruttori, Giovanni Di Maio, Vincenzo Mangini, Luca Vinci, Davide Sepe, Vincenzo Ponti, Ernesto Mercogliano. Per il presidente dell’Asd Virtus Belsito Giovanni Caselli e per il Responsabile dell’Academy Torino Teodoro Coppola è un coro che va a unisono verso la direzione del sano agonismo. A dimostrazione di come la squadra del Torino sia animata da passione legata alla storia dell’esempio del Grande Torino, vera scuola di vita come ha ribadito Carratelli. “È una giornata importante per noi. Si realizza un percorso iniziato un anno fa. C’ è stata corrispondenza di intenti tra la Torino Academy e la Virtus Belsito – ha dichiarato il presidente Caselli – l’affiliazione è un valore aggiunto per noi. Il nostro progetto è formare atleti. Non cerchiamo calciatori ma vogliamo formare valori. È importante che abbiano un’educazione sana anche se un domani non diventeranno dei campioni”. Un’iniziativa importante per i bambini e i giovanissimi della Belsito Virtus già sperimenta con l’esperienza all’estero con l’Arsenal High School e con il Valencia. Nell’Academy del Torino si è trovata una moralità nello sport, l’attenzione ai giovani con trasparenza, aspetti fondamentali se oggi c’è difficoltà a veicolare. Ad affascinare il rigore tecnico dell’Academy, in cui c’è un approccio anche romantico allo sport che si inculca nei ragazzi. La squadra che oggi appartiene a Urbano Cairo con l’Academy ha sempre invogliato questo aspetto, fatto di disciplina morale in cui deve esserci senso di appartenenza unita all’ umiltà e alla voglia di mettersi in gioco e gli istruttori devono avere questo perché sono da esempio per i bambini. Idee sposate dal responsabile del Progetto Torino Academy Teodoro Coppola. “Sono orgoglioso di condividere questo progetto in cui al centro di tutto ci sono i ragazzi – ha commentato – si tratta di un discorso di formazione che parte dagli istruttori grazie alla comunicazione, condivisione e senso di appartenenza senza il narcisismo che hanno alcuni istruttori. La mission è dare piacere in un ambiente sano. Il Torino cerca di creare il talento nella vita. Appartenere all’Academy ed essere affiliati esige qualità e spessore umano. Siamo anche in cerca di pediatri. La filosofia è che i piccoli player devono arrivare nei campi in cui si formano con un sorriso e tornare a casa sempre con quello stesso sorriso. Il Torino è un DNA di vita prima di tutto e poi di calcio, un progetto tecnico in cui c’è divulgazione con tornei, sfilate e workshop, un’attività sia ludica che agonistica. I workshop devono anche essere rivolti alle famiglie, per dar loro consapevolezza di come si svolge il progetto in cui sono presenti le tematiche di pedagogia”. Un dialogo continuo tra l’Academy, le squadre, i bambini e i genitori, in cui non si vogliono dare illusioni e aspettative ai ragazzi, ma solo valori e passione per il calcio, in cui anche Napoli è rientrata tra le 58 squadre in giro per l’Italia e le quattro all’estero.