Nello straordinario scenario dell’ Aperia nella Reggia di Caserta, in occasione della manifestazione “ Un Estate da Re “ della regione Campania, si è tenuta la fantastica esibizione di un vero artista unico nel fondere musica Pop, Classica e Rock annullandone i confini. Daniel Garret è detto il Paganini pop, un Jimi Hendrix violinista, il “Violinista del Diavolo” dei nostri giorni, una superstar internazionale in grado di offuscare i confini tra Mozart e Metallica. Osannato per il suo virtuoso modo di interpretare ogni tipo di musica.
David Garrett, 39 anni pseudonimo di David Christian Bongartz nato a Aquisgrana Germania è un violinista e compositore tedesco naturalizzato statunitense.” Nato da un avvocato tedesco e da una ballerina americana, da quest’ultima ha deciso di prendere il cognome perché, a suo giudizio, più semplice da pronunciare al posto del Bongartz di papà. Un vero genio precoce: esordisce giovanissimo, ad appena nove anni, al Kissinger Sommer Festival, a undici anni collabora già con la Filarmonica di Amburgo suonando uno Stradivari e a quattordici firma già il suo primo contratto, con la prestigiosa Deutsche Grammophon. Nel 1995, a soli quindici anni, manda già alle stampe il suo primo album, che comprende interpretazioni di diversi brani di Mozart. Pian piano, però, inizia ad allontanarsi dai percorsi più classici per esplorare le frontiere della musica pop”.
Particolarmente apprezzato come musicista da Zubin Mehta e Daniel Barenboim, suona un violino Stradivari e un Guadagnini.
Si è fatto conoscere dalla critica per il suo repertorio di musica rock adattato all’orchestra ed, in particolare, al violino, che tende nelle sue cover a sostituire le chitarre di artisti quali Brian May, Angus Young, Slash, Kirk Hammett, Jimmy Page o Kurt Cobain, ma anche le voci, come quelle di Axl Rose o Michael Jackson. In modo analogo, accompagnato da chitarre e batterie, ha portato celeberrimi brani classici a tonalità più rock.
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Una serata da ricordare per gli organizzatori e per il numerosissimo pubblico presente ed entusiasta.
A cura di Pino Attanasio