Sono in maggior parte uomini, la fascia di eta’ prevalente e’ da 46 a 55, seguita da quella da 36 a 45, e quindi da 56 a 65. Per lo piu’ sono pensionati e non occupati. Sono questi alcuni dei dati dell’attivita’ svolta l’anno scorso e forniti dall’associazione Telefono Amico Napoli alla vigilia della celebrazione, oggi, della Giornata Mondiale per la prevenzione del suicidio. T. A. Naaderisce a Telefono Amico Italia e all’IFOTES (International Federation Of Telephonic Emergency Service). E ancora: dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 ci sono state 628 ore di telefonate da parte di 1807 persone, di cui 959 sono di sesso maschile, 848 di sesso femminile. I richiedenti vivono, in maggior misura, in famiglia (956). Le chiamate, evidenzia ancora Telefono Amico Napoli, provengono soprattutto dal Sud e dalle Isole. “Il problema prevalentemente proposto – rileva Marco Calafato, presidente del centro di ascolto di Napoli, uno dei 20 in attivita’ sul territorio italiano, in funzione da oltre 50 anni, primo a essere aperto nel Paese – e’ stato quello relativo alla malattia psichica, con 449 casi, seguito dal bisogno di compagnia, con 236 appellanti”. “L’obiettivo – spiega Calafato – e di offrire a coloro che lo desiderano ascolto non specialistico, ne’ settoriale, apartitico e aconfessionale”. A maggio del 2019 Telefono Amico Napoli ha festeggiato 54 anni di attivita’ ininterrotta, inserendo in quell’occasione nuovi volontari che hanno frequentato il corso il semestre precedente.