Boom di funghi, con un raccolto superiore del 50% al Nord rispetto a quello dello scorso anno grazie alle piogge abbondanti. E’ quanto emerge dalla mappa elaborata dalla Coldiretti sull’inizio della ‘vendemmia dei porcini’ 2019 lungo la penisola, dal Trentino dove i raccolti sono gia’ ricchi alle le regioni del Sud, dove la caccia a porcini, chiodini, finferli e altre varieta’ non e’ ancora entrata nel vivo per carenze di pioggia. In Trentino, prosegue la Coldiretti, c’e’ chi ha gia’ preso delle maxi multe per aver esagerato nella raccolta e in Lombardia si registra una raccolta gia’ superiore del 30% rispetto a quella del 2018. Cestini pieni anche in Piemonte, conun 20% in piu’. Il Centro-Sud e’ invece ancora in attesa delle condizioni ideali per la nascita dei funghi, ossia terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole senza temperature eccessive. Se in Emilia si attende l’avvio della stagione, in Romagna in luglio si e’ partiti con i porcini; in Umbria i primi dati registrano un aumento del 25% rispetto al 2018, con punte del 40% in provincia di Perugia. In Toscana i porcini sono ancora fermi ad eccezione dell’Appennino centrale, dove nella Valtiberina c’e’ stato un assaggio di raccolta dopo le piogge di fine luglio, con un aumento 50% nell’Aretino. Raccolto di porcini in calo in Abruzzo, dove fra luglio e agosto la raccolta di russole e porcini ha registrato una riduzione fino al 60%, e in Calabria, dove la raccolta e’ iniziata in modo sporadico soltanto sulla Sila, con finferli e porcini. Ovunque, rileva infine la Coldiretti, e’ importante non improvvisare, utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica e, soprattutto, seguire regole certe e rivolgersi per i controlli alle strutture dei Comuni o alle Unioni
micologiche.