Le ha colpite nel cuore della notte con un martello. Prima la moglie, nel sonno, e poi la figlia che ha tentato in tutti i modi di difendersi. Entrambe si sono salvate solo per la prontezza di riflessi e la fuga verso la strada che ha rappresentato la loro salvezza. “Sono stato io. Volevo anche dare fuoco a casa” ha ammesso Giuseppe Vitali, 59enne agricoltore bresciano quando i carabinieri sono entrati nel suo appartamento a Coccaglio al primo piano di una villetta dove abitano complessivamente quattro famiglie, tutte di suoi parenti. In una delle abitazioni a pian terreno c’erano anche dei bambini piccoli che ieri hanno seguito incuriositi il lavoro della Scientifica dei carabinieribrimasta per ore sulla scena del crimine. Le due vittime, di 51 e 21 anni, nel cuore della notte ancora sanguinanti hanno guardato il loro aggressore mentre veniva portato via dai militari con l’accusa di tentato duplice omicidio. Vitali ha consegnato il martello impugnato con violenza e ha poi fatto mettere a verbale che avrebbe voluto usare anche della benzina. Taniche sono state trovate nel garage dell’abitazione. “E’ gente che non ha maibfatto parlare di se’, mai sentito un litigio, mai sentiti urlare” giura una donna, testimone, dalla finestra di casa, di quanto accaduto. “Ho visto la ragazza correre in strada insanguinata e gridare che papa’ voleva ammazzare lei e la mamma. Dalla casa sentivo invece un uomo piangere” ha spiegato la vicina. Il figlio maschio della coppia, 26 anni, vive al pian terreno della villetta ed e’ intervenuto quando ha sentito le urla disperate della mamma e della sorella. Le due donne hanno riportato ferite su diverse parti del corpo. Non sono in pericolo di vita e hanno gia’ fornito una prima testimonianza. Sono sotto choc e non si sanno dare una spiegazione. Non sarebbero emersi problemi dibcoppia tra marito e moglie, sposati da tempo, e nemmeno di salute. In queste ore gli inquirenti stanno analizzando labsituazione economica della famiglia Vitali e sarebbero venuti alla luce alcuni debiti che ultimamente avrebbero messo in difficolta’ il 59enne. Condotto in carcere l’agricoltore bresciano attende ora la fissazione dell’udienza di convalida dell’arresto.