Allarme caldo, dalla prossima settimana, in gran parte dell’Italia. Dopo il maltempo, sono infatti in arrivo temperature da record che toccheranno i 40 gradi in molte citta’. Ma negli ospedali e nei Pronto soccorso dal Nord al Sud la situazione e’ critica: mancano i medici e le ferie del personale aggraveranno ulteriormente le carenze di organico proprio nel periodo in cui e’ attesa una maggiore richiesta di interventi ed assistenza. A mettere in guardia circa ‘l’emergenza estate’ alle porte sono sindacati e societa’ mediche, mentre per sopperire alla
carenza di camici bianchi in una regione particolarmente in difficolta’, il Molise, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta sta valutando l’invio dei medici militari: “Stiamo esaminando la possibilita’ di inviare in Molise medici militari per far fronte alla carenza di personale sanitario negli ospedali – ha annunciato – ma al momento non abbiamo ancora trovato una soluzione, stiamo continuando a cercarla”. Dopo il maltempo dei giorni scorsi, i meteorologi annunciano dunque un brusco cambio di rotta: e’ in arrivo una delle piu’ intense ondate di caldo dell’ultimo decennio in Europa, con punte di 40 gradi anche in Italia al Centro-Nord. L’ultima settimana di giugno si prospetta rovente e dovrebbe raggiungere l’apice tra il 27 e il 29 giugno con picchi di 37-40 gradi in citta’ come Torino, Milano, Bologna, Roma, Sassari. La prevista impennata delle colonnine di mercurio mette in
allerta sindacati e societa’ mediche che denunciano come le
attuali carenze di organico si aggraveranno nei prossimi mesi
estivi, quando la richiesta di assistenza dei cittadini sara’ in
aumento soprattutto nei Pronto soccorso. Ad oggi, afferma il
segretario del sindacato medico Anaao, Carlo Palermo, “si
contano almeno 8-10mila medici in meno rispetto al fabbisogno e
questo per effetto del blocco del turn-over dal 2009. Il settore
piu’ penalizzato e’ proprio quello dei Pronto soccorso, dove i
medici in meno sono circa 2mila”. La sofferenza, sottolinea, “e’
maggiore al Centro-Sud: in Molise, Sicilia, Calabria, Lazio e
Campania, gli ospedali registrano infatti il 30% in meno della
dotazione organica rispetto al 2009”. E con le ferie estive si
avra’ un “ulteriore aggravio al quale si sta cercando in alcuni
casi di sopperire ricorrendo, ad esempio – rileva – a
neo-laureati, medici pensionati o stranieri”.
Quanto all’ipotesi della ministra Trenta di inviare medici
militari in Molise, “siamo in emergenza e dunque ben venga tale
misura se fattibile, ma la soluzione strutturale – conclude –
sta nel decreto Calabria appena approvato, che prevede nuove
assunzioni anche nelle Regioni in piano di rientro e l’ingresso
come assunti pure degli specializzandi agli ultimi anni, circa
7mila”. Non solo gli ospedali. Anche i Servizi di emergenza 118
sono “al collasso – denuncia il presidente Sis 118 Mario
Balzanelli – L’estate e’ il periodo in cui le richieste di
soccorso aumentano di oltre un terzo, soprattutto nelle zone
costiere. Si tratta di salvare delle vite e con questi numeri
l’assistenza di emergenza non puo’ essere garantita”.
I numeri infatti, spiega Balzanelli, “parlano da soli: a
Milano, ad esempio, disponiamo solo di 5 mezzi di soccorso con
medico a bordo, tra ambulanze e auto mediche, mentre a Bologna
sono solo 2 i mezzi di soccorso con medico”. La situazione “e’
emergenziale un po’ in tutta Italia. A Taranto, per due anni –
denuncia – abbiamo dovuto sospendere le ferie dei medici del 118
proprio per garantire il servizio”. Ora, in vista delle vacanze
estive e del prevedibile aumento della richiesta di soccorso, e’
stato previsto un potenziamento del numero di ambulanze sul
territorio. Il problema, pero’, e’ che mancano i medici e dunque,
conclude il responsabile del Sis 118, “le ambulanze avranno a
bordo solo l’autista-soccorritore”.