Spesso, in piccoli angoli fuori città, lontano dall’immaginazione di tutti e in luoghi anonimi, esistono delle realtà nascoste, come ristoranti con altissime esperienze gastronomiche, difficili da scoprire ma, nonostante tutto, molto ricercati e sempre affollati. Il ristorante “Villa Lacus” a Monteruscello, Pozzuoli, è un esempio di espressione culinaria, dove l’amore per la cucina, è una tradizione, che si tramanda da tre generazioni, da padre in figlio. Salvatore Lubrano, definito da tutti “L’uomo di mare”, ha iniziato a muovere i primi passi in cucina, come autodidatta, nell’antica trattoria di famiglia, apprendendo dal padre, le prime nozioni di una cucina semplice e povera, dove il piatto principe erano: le sarde, le alici, o qualsiasi tipo di pesce del mediterraneo, cucinati e serviti in tavola in modo sano e genuino, tipico da trattoria. Poi la sua passione è diventata quasi una missione, perché crescendo, ha voluto conservare e trasmettere agli altri, i gusti naturali della cucina di mare, dove al semplice sguardo oppure odore, riesce a riconoscere la qualità e freschezza del pesce fresco, appena pescato. La ristorazione è diventata nel tempo, per Salvatore, espressione di arte e amore e comunicazione verso i commensali, che l’hanno seguito in ogni sua avventura. Diventato noto per il famoso ristorante a Pozzuoli “Sale e Pepe” il suo marchio sono stati, i mille antipasti di mare, che serviva ai clienti, per far conoscere la vera cucina antica. Zeppoline con le alghe, cicinielli bianchi, bruschette, polipetti (solo per citarne qualche piccolo ricordo goloso) e i tantissimi frutti di mare crudi e cotti, che ti saziavano solo a guardarli, erano il Brand di Lubrano ma ora, da due anni “l’uomo di mare” ha voluto intraprendere ancora una volta, una bella avventura con i figli, in un luogo “diverso” lontano dal caos cittadino, immerso tra le rovine Romane. Il panorama incantevole, è stato il suo primo desiderio, dove dal mare arrivano le ispirazioni, dove la vista, si sposa con il gusto e il desiderio del cibo, che si vuole mangiare, anche se il luogo, è dimenticato dal tempo. Immerso nel verde, con un ampio parcheggio e, una veduta mozzafiato sul litorale Domiziano, che cambia colore con l’imbrunire, dall’azzurro del cielo, ai colori rossi più svariati dei tramonti, il nuovo ristorante, è diventato punto d’incontro dei veri intenditori del cibo del pescatore, perché per mangiare bene, basta sapersi informare e ricercare la qualità. Il locale in stile moderno è un’antica cisterna romana del periodo intorno al 300 a. c. con due sale interne con 140 posti a sedere e una terrazza esterna, dove si respira la brezza marina, con 100 posti a sedere. Potrebbe definirsi una fabbrica del gusto, per il numero di clienti che ospita, ma dove, oltre al gusto continua a esserci la passione, significa che la tradizione, è sempre presente. Infatti, l’eccellenza dei Lubrano, continua anche con i figli di Salvatore, che anche loro da piccoli, hanno mosso i primi passi tra i tavoli del ristorante del papà, apprendendo i segreti e le conoscenze. Puteolani di nascita non rinunciano alla passione per il pesce, primo e unico amore della cucina mediterranea, diventando esperti conoscitori e intenditori anche del crudo di mare. Un’invitante vetrina all’interno del ristorante, espone il pesce fresco di qualità, pronto per essere servito, come anche l’angolo dedicato ai frutti di mare crudi, e la cucina a vista, per la trasparenza della lavorazione dei piatti da degustare. A Villa Lacus, anche i celiaci possono godere della buona cucina, a loro, è riservato uno spazio dedicato alla lavorazione delle materie prime, senza contaminazione con gli altri alimenti. Qui, in un luogo dimenticato dal tempo, tutto è curato nei minimi particolari, anche quando le intolleranze alimentari, sono diventate il vero nemico della ristorazione, ma l’unica cosa che conta, al Lacus, è soddisfare il cliente, con una cucina che rispetta le antiche ricette della nonna, specialmente nei dolci. Di certo, la ristorazione con il figlio Domenico, negli ultimi anni ha avuto un’evoluzione, anche se, nonostante le imposizioni della moda, che richiede un’Art Decor, nella presentazione dei piatti, il giovane Chef, ama cucinare il pesce in maniera semplice, appena scottato e servito con un filo di olio extravergine di oliva, per mantenere le proprietà organolettiche, al fine di percepirne il vero gusto ed emozioni, nel degustarlo. Ristoratori si nasce e i Lubrano, hanno saputo rispettare, i principali organi sensoriali: la vista (del mare), l’olfatto (odori freschi del pescato giornaliero) e il gusto (assaporare piatti semplici), sfidando le paure che luoghi lontani dai centri commerciali, possono rappresentare ostacoli nelle crescite professionali, che invece, come possiamo costatare quotidianamente, possono essere superate solo se, si ha esperienza e fiducia del proprio lavoro. E’ rassicurante vedere in cucina, la collaborazione tra padre e figlio, dove il primo lascia spazio ai giovani, controllando sempre la qualità, insegnandone i segreti, mentre il figlio apprende senza superbia, i consigli del genitore, lavorando in simbiosi, per il piacere degli ospiti. L’ospitalità e la cortesia, si mischiano alla raffinatezza dell’arredo del ristorante, che sono il mix dell’esperienza di chi vuole fare “seriamente” il lavoro di ristoratore, dedicando quasi tutta la vita alla vera “Mission”, della cucina partenopea, con ingredienti genuini, semplici e salutari, per conviviare in famiglia o con gli amici in qualsiasi occasione. Villa Lacus per il suo ampio spazio, può ospitare anche eventi, e il ristorante è aperto la sera, dal martedì al venerdì, mentre il sabato è aperto a pranzo e a cena e la domenica solo a pranzo. Le recensioni, sono tantissime e tutte con punteggi molto alti, che premiano il lavoro della famiglia, che meritano almeno una volta, avervi come ospiti. Ricercare il ristorante di qualità, diventa ormai un obbligo quando si vuole mangiare bene oggi, quando tutti s’inventano ristoratori. Cucinare significa assumersi delle grandi responsabilità, oggi che le allergie alimentari, sono diventati un serio problema per le persone, ma quando si hanno dei professionisti della buona cucina, dobbiamo pubblicizzarli, facendoli diventare portavoce del gusto e della professionalità.
Villa Lacus, Via Coste di Cuma, 24, Monteruscello -Pozzuoli
A cura di Sabrina Abbrunzo