La digitalizzazione in sanita’ stenta a decollare nel nostro Paese, anche per patologie come il diabete per le quali esistono gia’ molti sistemi. Lo sottolineano gli esperti dell’Amd (Associazione medici diabetologi) che
affronteranno il tema durante il convegno Digitalizzazione e Diabete, a Napoli dal 16 al 18 maggio. Se da un lato computer e web sono gia’ oggi usati da oltre 15 milioni di italiani tra medici e pazienti, sottolineano gli esperti, dall’altro l’informatizzazione scarseggia quando si tratta di gestire i bisogni clinici della persona con diabete nella vita di tutti i giorni, nonostante si stiano sempre piu’ diffondendo applicazioni per smartphone e tablet che spronano a raggiungere nuovi obiettivi di salute come in un gioco, tecnologie innovative per il monitoraggio continuo della glicemia con possibile condivisione istantanea dei dati col proprio medico e una cartella clinica capace di contenere tutta la storia sanitaria del paziente. “Sappiamo che tutto questo puo’ contribuire a migliorare la gestione della malattia – spiega Mariano Agrusta, Coordinatore Nazionale Gruppo di Studio AMD Psicologia e Diabete – aumentando il tempo trascorso con la glicemia nella norma e quindi riducendo il rischio di eventi avversi o complicanze con un risparmio ingente di risorse economiche”. La eHealth puo’ far risparmiare risorse economiche. “La sfida della digitalizzazione e’ stata accolta con molto interesse da Roche Diabetes, perche’ crediamo che i servizi offerti dalle nuove tecnologie possano portare un valore aggiunto e decisivo nella gestione del diabete – interviene Massimo Balestri, AD Roche Diabetes -. Si tratta di una strada che puo’ portare a una maggiore sostenibilita’ del sistema salute del nostro Paese, messo a dura prova dai cambiamenti demografici in atto e dall’incremento continuo del numero di persone con diabete”