A tradire un componente della banda di professionisti, esperti nell’assalto ai bancomat con esplosivo, e’ stata un’impronta digitale sulla confezione di un paio di calzini, trovata dai carabinieri di Pontremoli nell’auto abbandonata a Tresana (in Lunigiana) la notte dello scorso luglio 2018, quando la banda cerco’ di far saltare un bancomat nel centro del paese. Alle prime luci dell’alba i carabinieri hanno arrestato il 29enne originario dell’Emilia Romagna, nella sua abitazione di Bologna. La banda, composta sicuramente da almeno due persone, aveva rubato una Fiat 500 dal parcheggio di una villa a Villafranca, con cui poi era andata a Tresana, altro paese della Lunigiana, per portare a termine il colpo. Qui in due erano stati ripresi dalle telecamere di una banca, mentre cercavano di allargare il bocchettone delle banconote del bancomat per inserirvi all’interno l’esplosivo. Dalle immagini, i componenti della banda risultano completamente travisati, con passamontagna e felpe con cappuccio, guanti e calzini a coprire le scarpe per evitare di lasciare impronte. L’allarme della banca mise in fuga la banda prima che potesse agire. Scapparono con la Fiat 500, ancora carica di esplosivo, e la abbandonarono poco distante. I Carabinieri della compagnia di Pontremoli trovarono nel portabagagli la confezione di calzini su cui era rimasta l’impronta del 29 enne arrestato. Si tratta di un pluripregiudicato, con precedenti specifici in materia di furti ai danni di istituti bancari.