Grande successo per lo spettacolo tratto dal testo del drammaturgo Florian Zeller, con traduzione adattamento e regia del bravo Piero Maccarinelli, il quale diversi anni addietro, dopo aver visto lo spettacolo a Parigi ne acquistò i diritti dallo stesso grandissimo interprete Robert Hirsch reduce da centinaia di repliche.

Superba e fortemente emozionante l’ interpretazione di Alessandro Haber con Lucrezia Lante Della Rovere, con inoltre, i bravi David Sebasti, Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo e Riccardo Floris.

Il regista racconta “ È un testo perfetto quello di Zeller. Lo spettatore non capisce subito le situazioni e così si ritrova a vivere lo stato confusionale di Andrea che confonde tempi, luoghi e persone. Gli stessi attori, nei primi giorni delle prove,si ritrovavano in percorsi dalle strane connessioni che avrebbero potuto creare difficoltà. Haber “ conclude Maccarinelli” che è il più giovane degli attori che finora hanno interpretato il protagonista “ Andrea” ha una carica in più che rende ancora più tragico questo testo che Zeller ha costruito al millimetro facendolo sembrare, solo all’inizio, una commedia”.

Andrea, uomo molto attivo nonostante l’età, mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare all’ Alzheimer. Anna, sua figlia, molto legata a lui, fa il possibile per il benessere del padre e perché stia lontano dai pericoli. L’avanzare della malattia la costringe a farlo andare a vivere nell’appartamento che condivide con il marito. Anna è convinta che questa sia la soluzione migliore. Ma le cose non vanno così: Andrea non è disposto a rinunciare alla propria indipendenza… Il morbo avanza e tutto a poco a poco per Andrea scompare: i punti di riferimento, i ricordi, la felicità della famiglia. La perdita di autonomia del padre progredisce a tal punto che Anna è costretta a decidere per lui e contro la sua volontà.

A cura di Pino Attanasio