Cosi’ piccoli ma gia’ afflitti da malattie croniche: i bambini italiani soffrono, infatti, sempre di piu’ di allergie e patologie respiratorie come l’asma, tanto che in cura per tali disturbi e’ ben un bimbo su dieci. Ma a peggiorare sono anche i loro stili di vita, a partire dall’alimentazione e della sempre maggiore sedentarieta’. E’ questo il quadro tracciato dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) in occasione del 45/mo Congresso sindacale nazionale in corso a Roma: proprio la gestione di tali situazioni, avvertono gli specialisti, rappresentera’ una delle “priorita’ per i prossimi anni”. “Le malattie croniche rappresentano un fenomeno in crescita e che interessa il 10% dei bambini – spiega Antonio D’Avino, vice presidente FIMP -. In particolare sono in aumento le allergie e i problemi respiratori. Di questi giovanissimi pazienti otto su dieci risultano pero’ in buona salute grazie al ricorso a cure efficaci. Ma questo successo – sottolinea – e’ anche merito dell’assistenza che possiamo fornire”. Per questo, e’ il monito del’esperto, “la pediatria di famiglia deve continuare ad occuparsi delle attivita’ di prevenzione, migliorando soprattutto la preparazione dei medici del territorio. Va poi svolta anche un’opera di counseling ai giovani e alle loro famiglie per favorire l’aderenza terapeutica. E’ un problema che non riguarda solo gli anziani ma anche bambini e adolescenti alle prese con malattie croniche come asma, dermatite atopica o diabete”. Ma la Fimp e’ in prima linea anche per assicurare un’adeguata educazione sanitaria sui corretti stili di vita. In particolare, preoccupano gli ultimi dati che evidenziano una scarsa consapevolezza dei giovani sul ruolo dell’alimentazione per la salvaguardia della salute: un bambino su 5, ad esempio, non mangia mai frutta e verdura; il 21% degli under 10 risulta in sovrappeso e il 10% addirittura obeso, situazioni che mettono a rischio di malattie croniche in eta’ adulta. Inoltre, tra i giovani di eta’ 14-17 anni, l’11,1% fuma abitualmente, il 13,9% in modo occasionale e il 20,2% ha provato. In totale, entro i 17
anni, il 45,2% dei teenagers e’ entrato in contatto col tabacco. Ma dal Congresso dei pediatri di famiglia – che effettuano 40 milioni di visite ogni anno a bambini e adolescenti per un totale di oltre 7.000 specialisti che operano su tutto in territorio nazionale – giunge anche un allarme: “sono a rischio equita’ e universalita’ della nostra sanita’ – avvertono -. Diciamo basta a tagli e autonomie, e servono piu’ risorse per le cure primarie”. Dal 2010 ad oggi “i tagli ammontano a circa 37 miliardi – afferma Paolo Biasci, presidente nazionale FIMP -. Sono cosi’ messi seriamente a rischio i principi di equita’ ed universalismo e gia’ attualmente gli italiani pagano 40 miliardi l’anno per prestazioni sanitarie. Chiediamo pure maggiori risorse per la nostra categoria, a partire dalla borse di studio che vanno aumentate”. Tra i temi del Congresso, inoltre, il problema delle disuguaglianze regionali in sanita’: “Da anni,
come rappresentanti e tutori della salute dei giovanissimi, denunciamo come in Italia vi siano troppe differenze tra i vari territori”, conclude Luigi Nigri, vice presidente FIMP.