Sabato 16 febbraio alle ore 12,00 presso l’Archivio Fotografico Parisio sito in Piazza del Plebiscito, l’evento culturale “Futuristi a Napoli”.
Pochi sanno che il battesimo del movimento futurista avvenne a Napoli, dove il Manifesto di Marinetti venne pubblicato il 14 febbraio del 1909 dell’editore Bideri, famoso per le sue copie delle canzoni di Piedigrotta, 6 giorni prima della sua comparsa sulle pagine del Figaro di Parigi. E dopo pochi mesi, il 29 aprile 1910, vi fu il battesimo del fuoco al teatro Mercadante davanti ad un pubblico battagliero ed interessato con poltrone e palchi presidiati dalla intellighenzia partenopea, da Croce a Scarpetta, da Scarfoglio a Matilde Serao, oltre a politici, professionisti ed un plotone di giornalisti, i quali variamente commentarono l’evento sui loro giornali. Tra i paladini del nuovo movimento Marinetti, Palazzeschi, Boccioni e Carrà, i quali erano andati nell’antica capitale, inebriati da quella atmosfera avvolgente della Belle Epoque, accoppiata ad un momento esaltante di creatività culturale ed artistica, testimoniata da un numero senza eguali di Teatri e giornali, in stridente contrasto con una fase di severa crisi economica e di degrado morale del ceto dirigente. Durante la presentazione al Mercadante, come ci racconta Generoso Picone dal palco dove sedeva donna Matilde giunse sulla scena, al posto del fatidico pomodoro, un’arancia che Marinetti, impassibile, prese al volo, sbucciò e mentre continuava a parlare cominciò a mangiare. Il pubblico da un lato applaudì per il gesto coraggioso, ma continuò a far piovere di tutto su quei personaggi originali che apparivano come degli alieni e nello stesso tempo a manifestazioni di approvazione si alternavano fischi e pernacchie. Un posto particolare se lo ritagliò Vincenzo Gemito che, con la sua barba lunga, i capelli scompigliati, il volto spiritato, si affacciava dal suo palco inneggiando ai futuristi, al punto che Marinetti interruppe la sua lettura per andargli a baciare la mano.
(cit. Achille della Ragione)
L’appuntamento è a cura del Prof. Ugo Piscopo e vedrà la partecipazione dell’Assessore Nino Daniele.
Sarà possibile inoltre, visitare la mostra “Composizioni Futuriste” con fotografie di Giulio Parisio, un’occasione imperdibile per conoscere i lavori di uno dei fotografi italiani più geniali tra le due guerre, realizzati durante il suo percorso artistico/professionale.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli, l’incontro pubblico (a ingresso gratuito) rientra nella manifestazione “Napoli Città della Conversazione”, che tornerà nuovamente per la chiusura domenica 17 Febbraio alle ore 17,00 presso la Basilica di San Domenico Maggiore con il concerto in Memoria di Giordano Bruno del duo musicale M° Francesco D’Acunzo(flauto) e M° Antonella De Pasquale (pianoforte) a seguire alle ore 18:00 “non esistono guerre di religione ma solo guerre d’interesse” con l’accensione del Fuoco e parole con gli interventi di Nino Daniele Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Pino Ferraro docente di Filosofia e Don Tonino Palmese