Applausi da tutti per Spaghettitaliani e Pizzarelle a Go Go – la Maratona del Gusto
Non c’è due senza tre! Ed il successo, che si amplia sempre più per l’”Associazione Spaghettitaliani” con la sua terza tappa della manifestazione “Pizzarelle a Go Go 2015”, ideata da Luigi Farina e Angela Viola, rispettivamente presidente e vice di questo sodalizio, ha riscosso oltre al consueto applauso per la tappa ospitata dalla pizzeria del maestro pizzaiolo Gaetano Genovesi in Via Manzoni26/i a Napoli, anche il placet di nuove conquiste attraverso gli eventi annunciati che segnano una decisa evoluzione della stessa Associazione. Subito dopo aver dato il via alla serata per la conquista del premio in palio per colui che riusciva a mangiare completamente le sei pizze, che come consuetudine vengono prodotte e servite nel corso dell’esibizione serale di abili pizzaioli, Farina ha annunciato ai numerosi concorrenti, soci e giornalisti intervenuti le interessanti novità che pongono in vari campi dall’enogastronomico al culturale ed al sociale, l’Associazione da lui presieduta, pronta a realizzare importanti iniziative che devono far registrare concreti risultati positivi. Passando quindi ad enunciare i particolari del programma, Farina ha affermato. “l’Associazione Verace Pizza Napoletana e l’Associazione Spaghettitaliani, seguendo il percorso che da qualche anno le vede condividere momenti comuni alla diffusione del buon mangiare nel rispetto della tradizione, ma anche con un occhio attento a quanto di nuovo può essere proposto, hanno deciso, ancora una volta, di unire le forze per il progetto proposto dall’Associazione Spaghettitaliani, Pizzarelle a Go Go, schierando l’Associazione Verace Pizza Napoletana i maestri pizzaioli a loro affiliati e l’Associazione Spaghettitaliani gli Chef Amici del Cuochino, soci dell’Associazione.
Ogni Pizzarella avrà la grandezza di mezza pizza e ad ogni tappa ne verranno preparate 6 nate dall’incontro fra un pizzaiolo e uno chef, quindi saranno uniche nel loro genere. I partecipanti alle singole tappe si metteranno in gioco, sotto gli occhi vigili di un giudice imparziale, e alla fine chi avrà mangiato, per intero, più pizzarelle vincerà un premio messo in palio dagli sponsor della serata.
Questa manifestazione durerà tutto l’anno ed avrà il suo momento centrale con il Festival dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, che come ogni anno si svolgerà all’inizio dell’estate.
Verrà stilata anche una classifica generale con la somma dei punteggi accumulati durante le singole Tappe. Alla fine del 2015 verrà proclamato il vincitore assoluto, che si aggiudicherà il maxi-premio finale”. La concretezza dei lavori, che Farina si propone per ottenere successi, ha bisogno di esperti che possano fare squadra per realizzare un progetto che sta a cuore a tutti e quindi Farina dice: “Stiamo anche costruendo una – Squadra Spaghettitaliani – costituita da esperti professionisti, abili artigiani e specialisti di vari settori, per potere offrire ai nostri soci e non solo, assistenza, consulenza e servizi specialistici che possano spaziare dalla costruzione di eventi al restyling di locali, siti ed altro. All’uopo abbiamo già acquisito in – Squadra – Specialisti di prodotti editoriali, dalla composizione, all’editing, alla stampa e alla distribuzione; Architetto che possa occuparsi di progettazione di interni ed esterni, arredamento, loghi e grafica; Web Master per realizzazione di siti personalizzati e pagine Web; Chef che possano lavorare sia con produzione di catering che come chef a domicilio; Sommelier per eventi legati al vino; Allestitori ed Animatori per eventi e feste private; Tenore e Musicisti per concerti e Partecipazione ad eventi; Artigiani del legno, stoffa, ceramica e per oggettistica personalizzata; tanti altri professionisti come Psicologi, nutrizionisti, tecnologi alimentari, storici dell’arte che hanno dato il loro assenso ed alcuni stanno già concretamente lavorando allo sviluppo del proprio tema da mettere in atto e portare avanti”. Proseguendo nel suo “proclama” Luigi Farina, affiancato da Angela Viola, ha annunciato poi il lato umanitario della sua Associazione che ha già programmato un evento per il prossimo 14 giugno, dove saranno coinvolti diversi componenti dell’Associazione Spaghettitaliani per raccogliere fondi al fine di restaurare il Presepe ligneo del XVII Secolo con figure a grandezza naturale, che si trova nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Chiaia. Durante l’evento, che si svolgerà all’interno della stessa Chiesa, sarà possibile visitare il Presepe e si appronteranno esposizione di prodotti tipici, percorsi enogastronomici, degustazioni ed un concerto finale del tenore che fa parte della “Squadra”.
Luigi Farina ha poi annunciato che la quarta tappa di Pizzarelle a Go Go è in programma per Domenica 7 giugno, ospitata da Ristorante – Pizzeria “Il Boccon Divino” di Dragoni nell’Alto Casertano, e per questa occasione si inizierà alle ore 11.00 con una visita guidata al Birrificio Artigianale Karma di Alvizzano e sempre in collaborazione con l’Associazione Verace Pizza Napoletana si passerà poi, dalle ore 13.00, a degustare le sei pizze in programma, con lo chef della struttura ospitante Lele Romano che affiancherà il maestro pizzaiolo artefice dell’incontro.
Finalmente il momento da tutti tanto atteso: quello dell’assaporamento delle sei pizze con la partecipazione e collaborazione dello chef Maurizio De Riggi, partendo ovviamente con la pizza di Gaetano Genovesi denominata “Don Egidio” composta da pomodoro giallo, mozzarella di Bufala, salame e formaggio Parmigiano Reggiano. A seguire la pizza “Markusiana” preparata da Maurizio De Riggi con composto di cipolla, tonno, mozzarella di Bufala e pesto di fagiolini. La terza pizza in presentazione sempre di Gaetano Genovesi è stata quella dal nome “Zucca”con provola di Agerola, Parmigiano, Spek, olio EVO, Basilico ed un crema di zucca dalla delicatezza unica, il sapore autentico, il gusto che può dare solo chi ha un’arte nelle mani e nel cuore allo stesso tempo, tanto da trasferire in quel che prepara qualcosa di veramente esaltante nel gusto e nei sapori, fatta con la vera passione appresa dalla nonna e con la volontà di trasmetterla ai posteri, una donna simpaticissima e di una cordialità esemplare che è Carmela Ascione la compagna di vita di Gaetano Genovesi. Continuando con la quarta pizza, l’altra esibizione di Maurizio De Riggi, ha visto far giungere in tavola la pizza “Il Castoro” guarnita da provola di Agerola, Noci e Salmone agli agrumi. Gaetano Genovesi ha poi chiuso la sua esibizione presentando una nuova specialità realizzata: la pizza “Pesto” che oltre alla provola di Agerola, la salsiccia di Trentola, il Parmigiano l’olio EVO ed il basilico ha visto come sapore predominante il pesto, ma attenzione, quello autentico genovese che, il famoso pizzaiolo napoletano si procura originale da Genova. L’avvincente gara è terminata con una “F.M.A.”, così denominata pizza, dagli ingredienti: datterino, mozzarella di Bufala ed un ristretto di peperoncini verdi, dal tocco tutto italiano per i colori. Ad accompagnare le tanto buone e tutte acclamate Pizzarelle della serata c’è stato l’abbinamento delle eccellenti birre artigianali Bussentina, chiara a bassa fermentazione, e Carpe diem rossa ad alta fermentazione, entrambe prodotte dal Birrificio Rude Boy di Buonabitacolo (SA) nel Vallo di Diano ed offerte in degustazione da Antonio Madonna che, presente alla serata con la moglie, ne ha illustrato le particolari proprietà che le rendono emergenti nella categoria, per i vari ed idonei sapori da renderle abbinabili sia ad ogni tipo di cibo in degustazione, che come semplice ma gustosa ed encomiabile bevanda desiderabile in qualsiasi momento ed occasione della giornata. La Kermesse della pizza ha visto protagonisti: Gaetano Genovesi, suo figlio Francesco che mirabilmente segue gli insegnamenti che il papà gli ha trasmesso sin da età giovanile, già prima dei 4 anni, e che esercita questo lavoro che ama tanto, l’animatrice del locale Carmela Ascione compagna di Genovesi, Maurizio De Riggi, il fornaio della pizzeria Mario De Benedetto ed ancora il maestro pizzaiolo Antonio Tammaro, caro amico di Genovesi che da 27 anni è pizzaiolo e dall’età di 10 anni passava la pizza sulla pala, per poi a 15 anni passare ad infornare, ed a 20 sul banco a fare il pizzaiolo.
Il 44enne maestro pizzaiolo Gaetano Genovesi, che dall’età di 12 anni ha voluto continuare la passione che il papà (pizzaiolo in varie pizzerie partenopee) gli ha trasmesso, ci ha parlato dei suoi anni giovanili, delle sue prime esperienze in questo mestiere, sino a divenire un professionista affermato nel campo. Ora Genovesi, che non demorde dal conquistare nuovi successi e sempre più clienti con la sua arte della pizza, ha realizzato il suo sogno dell’essere titolare di una propria pizzeria dove dal 1992 con circa 80 posti accoglie i clienti che cerca di accontentare in ogni loro desiderio di gusto. Molte pizze, ci dice, sono nate proprio per questo suo volere esaudire le richieste della clientela, ma riscontra un successo enorme quella creata per la sua compagna: la “Donna Carmela” con cornicione ripieno di ricotta di Bufala, pomodorini del Piennolo e mozzarella di Bufala. La leggerezza poi delle pizze di Gaetano Genovesi è talmente reale che può permettersi di scrivere sulla copertina del Menù “Un impasto leggero e buono, da poterne mangiare anche due” cosa che per un normale cliente rappresenta un importante distintivo ed obiettivo a meno che non si tratti di personaggi gareggianti per Pizzarelle a Go Go. I segreti dell’impasto, molto idratato, sono svelati dall’uso di farine basse, esclusivamente la blu del molino Caputo che è molto debole, un impasto con otto ore di lievitazione. Oltre al pizzaiolo la pizza richiede il fornaio ed occorre essere sinceri, l’esperto 45enne Mario De Benedetto, fornaio da oltre 20 anni, è stato veramente esemplare nel produrre le tante pizze della serata, tutte perfette nella cottura su entrambe le superfici cotte, con un paio di girate, all’incirca in 60 secondi, in forno a temperatura da 450 /500 gradi C. ben governato. Tengo molto al forno – ci dice De Benedetto – deve essere sempre pulito e la farina non deve mai esserci sotto la pizza, perchè bruciata diventa cancerogena, ed il cliente deve mangiare un prodotto sano e buono.
La premiazione di Giuseppe Liguori, che ha mangiato oltre cinque pizze, unitamente alla sorpresa fatta a tutti gli ospiti, del taglio di una torta Caprese, ed un brindisi ben augurante per successi futuri con Prosecco trevigiano millesimato della fattoria “Conca d’Oro” di Conegliano, sono stati gli elementi finali della Maratona del Gusto delle pizze.
Giuseppe De Girolamo