Abbiamo 7.500 buoni motivi (tanti sono i km di costa italiani) per chiedere di tutelare i nostri mari dall’inquinamento da plastica.

Il 95% dei rifiuti del Mar Mediterraneo è composto da plastica, con impatti devastanti su specie e habitat.

Nel mondo, sono 700 le specie minacciate dalla plastica! Nel Mediterraneo sono 134 le specie vittime di ingestione da plastica, tra cui tutte le specie di tartaruga marina, che scambiano i sacchetti di plastica per prede.

Prima che fosse introdotto in Italia nel 2011 il divieto di uso degli shopper per la spesa si usavano 20-25 miliardi di sacchetti di plastica ogni anno (1/4 di quelli europei, equivalenti a 260mila tonnellate di plastica): molti di questi sono finiti nel nostro mare e sulle spiagge.

Fai sentire la tua voce: unisciti a noi!
Abbiamo bisogno di agire ora per salvare gli oceani dalla plastica!

Per salvare il Mediterraneo dalla plastica e salvare gli habitat e le specie che lo popolano, anche in vista della nuova legge annunciata dal Ministro Costa, chiediamo al Governo ed al Parlamento che:

il Governo italiano faccia pressione sulla Commissione Europea perché divenga al più presto realtà la Proposta di Direttiva, annunciata il 28 maggio scorso, che chiede a tutti gli Stati membri di vietare 10 prodotti di plastica monouso (tra cui posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti e bevande), scongiurando un danno ambientale su scala europea di 22 miliardi di euro e ottenendo risparmi per i consumatori per 6,5 miliardi di euro entro il 2030;
venga introdotta nel nostro Paese una cauzione sugli imballaggi monouso che stimoli i consumatori a riconsegnare i piccoli imballaggi di plastica a circuiti ben congegnati che favoriscano il loro riciclaggio, diminuendo così i rifiuti, con l’obiettivo del 100% di imballaggi in plastica riciclabili o riutilizzabili entro il 2030.
siano messe fuori produzione in Italia le microplastiche da tutti i prodotti (a cominciare dai detergenti) entro il 2025, confermando il divieto delle microplastiche nei cosmetici dal primo gennaio 2020, stabilito dalla Legge di Bilancio 2018.
sia finanziato il censimento degli attrezzi da pesca “fantasma”, cioè dispersi in mare, e il loro recupero e il corretto smaltimento in adeguate strutture portuali.

L’inquinamento da plastica è un problema globale causato dall’eccessivo consumo di plastiche e da una cattiva o mancata gestione dei rifiuti e ricorda alcune cifre significative:
8 milioni, sono le tonnellate di plastica che finiscono ogni anno nei mari del mondo; 95%, la percentuale di plastica contenuta nei rifiuti del Mar Mediterraneo che soffoca habitat e specie; 700, sono le specie minacciate dalla plastica nel Mondo; 134, sono le specie vittime di ingestione da plastica nel Mediterraneo (tra cui tutte le specie di tartaruga marina, che scambiano i sacchetti di plastica per prede); 2, l’Europa è il secondo produttore di plastica al mondo; 2,1, sono i milioni di tonnellate di imballaggi di plastica consumati ogni anno dagli italiani.

Infine, l’Italia ha un motivo in più per mantenere alta la sua capacità di intervento su questo tema: infatti nel Dicembre 2019, il nostro Paese ospiterà la riunione (COP21) delle parti contraenti alla Convenzione di Barcellona per la tutela del Mediterraneo in cui sicuramente i temi dell’economia circolare e dell’inquinamento da plastica avaranno una loro centralità.

*Dal 6 settembre 2018 collaboriamo su Change.org con Debora Fabietti per raggiungere insieme il nostro obiettivo. Per saperne di più, puoi consultare anche la sua petizione: https://www.change.org/p/bastaplastica-fermiamo-la-produzione-e-l-abbandono-della-plastica-usa-e-getta/