E’ stato presentato oggi l’asilo nido dell’Azienda ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli, uno spazio dedicato in primo luogo ai figli dei dipendenti, ma che presto potrà servire anche come “baby parking” per quelle mamme o papà che devono recarsi in visita dai degenti e che non sanno come fare con i piccoli di casa.
Il progetto di poter avere al Cardarelli un asilo nido aziendale è in linea con la visione politica del
governatore Vincenzo De Luca, impegnato per una Sanità d’eccellenza, anche per chi nella Sanità ci
lavora. «Il Presidente ha accolto con grande entusiasmo questo progetto – sottolinea il direttore generale
Ciro Verdoliva – ci ha spronati con il suo solito piglio e con un cospicuo finanziamento. All’asilo nido ho
fortemente creduto insieme ad Anna Iervolino (direttore amministrativo) e Franco Paradiso (direttore
sanitario). Ci tenevamo a realizzarlo in tempi rapidissimi per garantire a tutti i cardarelliani un miglior
ambiente di lavoro e siamo fieri di aver raggiunto l’obiettivo».
Ogni spazio dell’asilo è stato studiato per il benessere psicofisico dei piccoli ospiti. Ingegneri e tecnici
hanno previsto un contesto sociale ampio e condizioni igienico-sanitarie di assoluta garanzia, insomma
una struttura sicura e salubre.
Per l’assessore regionale alle Pari Opportunità Chiara Marciani «gli interventi che assicurazione una
migliore conciliazione dei tempi di vita lavorativa con i tempi di vita familiare sono una priorità per la
Regione Campania, aumentando non solo il benessere familiare, ma anche il tasso occupazionale delle
donne. La Giunta del Presidente De Luca ha voluto provvedere ad un finanziamento particolare per i
nidi negli ospedali della nostra Regione anche per far si che possano poi diventare anche delle strutture
di supporto per coloro che devono occuparsi di familiari in cura e possono avere un ulteriore supporto
nella gestione dei figli più piccoli».
L’organizzazione degli spazi nasce dall’esigenza di accogliere un numero di ospiti con frequentazione
fissa e per questo è stata prevista l’accoglienza di 8 bambini piccoli o lattanti e 16 più grandi (divezzi o
semi divezzi). Una distinzione che potrà cambiare nel tempo a seconda delle esigenze, per questo è stata
prevista la possibilità di movimentare le pareti divisorie (pareti mobili) e gli arredi dello spazio
polifunzionale di gioco e mensa, in modo da poter modulare l’area a seconda delle necessità. Le pareti
mobili possono essere totalmente rimosse, proponendo così anche una terza ipotesi di utilizzo dello
spazio di gioco, costituita da un’unica grande sala, attrezzata in modo da potere essere utilizzata come
ludoteca. Il bambini accedono al “micro-nido” accompagnati dai genitori o dai tutori. Poi, assieme, si
cammina verso la camera calda per arrivare all’area del distacco. Il piccolo prosegue accolto
dall’educatore, mentre la mamma o il papà si fermano nell’area di accoglienza con pareti vetrate. I genitori
possono anche entrare nella zona delle attività e fermarsi in appositi spazi previsti per i tutori. In questo
modo, il distacco e molto più dolce e l’educatore può avvantaggiarsi della presenza del genitore durante
le prime fasi. Come detto, l’area di accoglienza è separata dalle aree di attività da una vetrata mobile che
all’occorrenza può essere anche essa rimossa per la creazione del grande ambiente. Tutto questo nel solo
interesse di offrire un servizio in più alle famiglie dei cardarelliani, ogni giorno in prima linea per garantire
salute.
Il progetto vede il patrocinio della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie. «Siamo particolarmente
orgogliosi di essere qui quest’oggi all’inaugurazione dell’asilo nido dell’ospedale Antonio Cardarelli – ha
detto Sua Altezza Reale il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie – importante progetto che ha visto,
per la sua realizzazione, la lungimirante collaborazione tra Governo regionale e Azienda Ospedaliera. Il