Il presente e’ l’obbligo di battere Cesena e sperare. Il futuro e’ pieno di nubi che annunciano una mezza rivoluzione. Il Napoli cerca di concentrarsi sul match di oggi contro il Cesena al San Paolo: la vittoria e’ d’obbligo per continuare a inseguire le romane e sperare di scippare loro uno dei due posti che valgono la Champions League, ultimo obiettivo di una stagione altrimenti fallimentare. Ieri il presidente De Laurentiis ha richiamato tutti al massimo impegno, serrando le fila in un pranzo sul lungomare di Napoli, per evitare che a qualcuno venisse in mente l’idea di mollare dopo il ko europeo di Kiev. Di certo, il morale degli azzurri non e’ al top e molti hanno accusato il colpo, sentendo le urla di contestazione provenienti da un gruppo di tifosi che si era radunato all’esterno dell’albergo sede del pranzo. Un malumore che pero’ deve essere molla per una reazione da vedere gia ‘oggi in un San Paolo che si annuncia con oltre 30.000 tifosi visti i prezzi molto popolari: Benitez sta lavorando sulla testa dei giocatori, cancellando la delusione europea, ma sta valutando anche i muscoli di una squadra ampiamente spremuta nel rincorrere i tre fronti stagionali, campionato, Europa League e Coppa Italia. Una stagione lunghissima, cominciata per gli azzurri il 19 agosto dell’anno scorso con l’andata dello sfortunato spareggio di Champions League con il Bilbao, il primo obiettivo svanito dell’anno. Benitez, che sembra sempre piu’ vicino all’addio e anche oggi non ha parlato per il lungo silenzio stampa imposto dal club, non ci sta ad andarsene da perdente nella sua seconda avventura
italiana e vuole chiudere regalando la Champions al San Paolo nello spareggio con la Lazio dell’ultima giornata. Per farlo progetta un turn over queta sera rispetto all’Ucraina con Hamsik, Mertens e Gargano candidati per una maglia da titolare, mentre Strinic dovrebbe prendersi il posto a sinistra al posto di Ghoulam. Dubbio per Rafa anche in attacco: Higuain e’ stanco e acciaccato, ma potrebbe imporsi e chiedere a Benitez di giocare per conquistare quella Champions a cui tiene da morire. Intanto i dubbi restano, da quelli sul futuro della panca azzurra, con Mihallovic favorito ma il nome di Unai Emery dal Siviglia fa capolino. E in dubbio c’e’ anche il futuro di Riccardo Bigon, che
dopo sei anni in azzurro potrebbe ambiare aria: per il suo posto circola il nome di Sogliano, ds del Verona.