A Cura di Valentina Busiello
Il Direttore Generale ASL Na1 Centro Mario Forlenza in occasione dell’apertura del Pronto Soccorso dell’ Ospedale del mare, chiede la disponibilita` da parte dell’A.O.Cardarelli per una collaborazione anche mediante stipula di eventuale atto convenzionale, per l’avvio delle attivita` dell’UOC Medicina d’Accettazione e d’Urgenza con particolare riferimento alla necessita` di supporto e formazione di personale infermieristico e medico per il TRIAGE e P.S. tenuto conto che si utilizzeranno cartella clinica informatizzata App gia` in uso presso l’Azienda Cardarelli. Il Direttore Sanitario Giuseppe Russo: sono dal due luglio all’Osopedale del Mare, per completare tutto un percorso di apertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale, ora stiamo lavorando ad una fase successiva che fine ottore, meta’ novembre dovrebbe diventare un DEA di Primo livello, dove oltre alle Unita’ Operative di base: Medicina, chirurgia, ortopedia e Pronto Soccorso, si va’ in una fase piu’ importante dove c’è l’oculistica, l’oncologia, l’urologia, e sono tutte attivita’ che insieme alla cardiologia gia’ prima il Pronto Soccorso attivo era in rete HUB e SPOKE, per quello che erano le patologie dell’infarto e quindi del miocardio, con grossi risultati e grande soddisfazione da parte dell’utenza. Le eccellenze del nuovissimo Ospedale del Mare di Napoli, abiamo un ottimo Otorino che fa’ fondamentalmente patologia tumorale del collo della laringe, abbiamo un’ ottima neurochirurgia con il Professore Catapano che viene da Benevento, il nostro Primario di Chirurgia il Dottore Maida,poi altre branche, c’è una buona urologia, diciamo l’Ospedale e ben assortito, quando arriveremo ad un DEA di Secondo Livello avremo tutte le specialita’. Bianco Giuseppe Caposala dell’UTIC Cardiologia ed Emodinamica, quindi anche sulla gestione anche responsabile della Rete AV, Rete AV significa Rete Cuore, quindi H 24 e tutto cio’ che e’ patologia infartuale,(dove i protocolli ci dicono che entro 45 minuti va portato in emodinamica), questa e’ un’Unita’ attiva da maggio 2018, il Direttore dell’Unita’ Operativa e’ il Dottore Bernardino Tuccillo, questa e’ una Cardiologia che nasce al Loreto Mare, dove gia’ al registro Cuore circa un anno fa’, e’ partito in via sperimentale, noi eravamo Rete AV ogni 72 ore, con il passaggio all’Ospedale Del Mare, e con la fine di questo progetto, dal primo maggio questa Rete AV e’ diventata H24 sette giorni su sette, rimane un punto strategico, perche’ noi investiamo su tutta la Rete Campania e abbiamo la fetta piu’ grande che parte da Castellammare ad arrivare a Napoli, con un’atterraggio di elicotteri, ormai diventato periodico.Questa Emodinamica di questo Ospedale, gia’ lavora per altri presidii, il presidio dei Pellegrini, quindi tutto cio’ che e’ interventistica viene fatta qua’ da noi, ovviamente non ci occupiamo solo di questo ma abbiamo anche l’Elettrofisiologia e l’Elettrostimolazione, quindi sarebbe, l’impiantistica di pacemaker, defibrillatori, tutto cio’ che riguardano le aritmie. Quindi interveniamo anche sul ritmo cardiaco attraverso lo studio elettrofisiologico, o addirittura attraverso l’ablazione, quindi andiamo a bruciare quelle cellule maligne che danno aritmie, oltre a impiantare pacemaker, defibrillatori, per cui facciamo non solo l’emergenza ma facciamo anche l’ordinario e la cura di tutto cio’ che riguarda cuore e ritmo cardiaco. E’ un reparto molto importante, perche’ si sa’ che le patologie cardiache oggi investono una fascia d’eta’ che va’ dai 30 ai 50 anni, con l’infarto non e’ piu’ vero che colpisce dopo i 50 anni, ma l’infarto oggi noi abbiamo gia’ sotto i 30 anni il primo accesso per infarto. Come avviene un caso d’infarto ? Il giovane di 30 anni, spesso straniero, quindi che non ha mai fatto un controllo, tra l’altro non fanno terapia, il paziente con l’infarto puo’ avere tutti i sontomi, quindi dal dolore al torace al dolore al braccio, ma come puo’ avere nessun sintomo, oppure addirittura accusare il classico mal di stomaco, dietro questo mal di stomaco spesso c’è qualcos’altro. Tanto e’ vero che, spesso anche gli enzimi cardiaci non si modificano subito che sono la prima risposta che ci fanno capire che c’è un danno miocardico, spesso l’infarto puo’ essere anche silente, quindi magari, c’è un dolore toracico atipico e monitorato nel giro di 3 – 6 ore, ci puo’ essere la positivita’ di questi enzimi, e quindi essere un infarto subacuto, non accade in quel caso e comunque e’ sempre una patologia cardiaca. Non a caso puo’ essere anche accompagnato da tachicardia, anche perche’ non dimentichiamo che la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare attualmente sono due ritmi che si curano attraverso la defibrillazione. Materialmente sono dinamiche veramente severe, dinamiche veramente mortali, perche’ purtroppo il nostro vero nemico nell’ambito cardiologico e’ il tempo, non a caso il registro cuore che da circa 20 anni che si aspettava che partisse, l’anno scorso, il primo luglio del 2017 e’ partito in via sperimentale, per comunque dare una centralita’, il paziente col dolore dove va’. La Coronarografia e’ un esame radiologico che consente di visualizzare immagini delle coronarie, i vasi arteriosi che avvolgono a corona il cuore e che portano il sangue al muscolo cardiaco, si tratta di una procedura diagnostica che viene condotta attraverso l’introduzione di un mezzo di contrasto nel circolo sanguigno, utile a rendere visibili le coronarie al macchinario. Accettiamo e trattiamo tutti i pazienti che ci arrivano in Ospedale, abbiamo 10 posti di UTIC e 18 posti di Cardiologia con due posti dell’ A. , perche’ noi facciamo attivita’ ambulatoriale come il controllo dei Pacemaker, la sostituzione delle pile del Pacemaker, il cambio dei cateteri che vengono applicate Pacemaker e Defibrillatori, facciamo anche studi elettrofisiologici, facciamo anche trattamento di alcune altre patologie cardiache, e facciamo anche la Coronarografia come mezzo diagnostico. Tra l’altro, settimana prossima verra’ anche attivata all’interno della Cardiologia, la Telemetria: sarebbe un controllo continuo del paziente, il paziente esce dalla terapia intensiva, viene messo in cardiologia e avra’ addosso a se’ una macchinetta che controlla il ritmo continuamente, quindi durante il ricovero e’ come se lui fosse monitorato, per cui e’ un’interventistica aggiuntiva, che da’ addirittura un’esclusivita’ nel senso il paziente gira il reparto, fa’ quello che vuole, attraverso una macchinetta come se fosse un Holter, dove l’infermiere dietro un bancone controlla perennemente il suo ritmo. Ovviamente questo ci consente anche di ridurre la mortalita’ improvvisa, e’ fondamentale perche’ purtroppo spesso, succede che magari superato un infarto, uno pensa di essere guarito, non e’ cosi’, bisogna stare sempre in continuo controllo.