Una volontà politica più forte e un maggiore sostegno finanziario per porre fine alla fame e alla malnutrizione in tutte le sue forme. E’ l’invito lanciato dalla Giornata mondiale dell’alimentazione alla comunità internazionale affinché intensifichi i propri sforzi fino a quando tutti nel mondo possano avere cibo sufficiente e di qualità. Perché i numeri di coloro che oggi soffrono ancora la mancanza di cibo sono impressionanti. La fame nel mondo, spiega la Fao, è aumentata per il terzo anno consecutivo, arrivando a colpire 821 milioni di persone e portando all’aumento di malattie legate alla malnutrizione. Nel 2017, circa 150 milioni di bambini sotto i cinque anni (22%) erano rachitici, una donna su tre in età riproduttiva era anemica e circa 2 miliardi di persone erano sovrappeso, compresi 38 milioni di bambini in sovrappeso sotto i cinque anni e 672 milioni di adulti obesi. Da Papa Francesco a Mattarella, dalla Regina di Spagna Letizia, a re Letsie III del Lesotho, a Josè Graziano da Silva, direttore generale Fao, che tramite messaggio o personalmente hanno fatto sentire la loro voce alla Giornata mondiale dell’alimentazione, indetta dalla Fao a Roma, è giunta l’urgente richiesta di intensificare gli sforzi per porre veramente fine alla fame e alla malnutrizione in tutte le sue forme.
Ed è arrivato anche un ‘rimprovero’, quello del Papa ai
responsabili della politica “tante volte immersi” nei loro
interessi. Nel suo messaggio rivolto alla Fao, letto da
Monsignor Fernando Chica Arellano, Papa Francesco ha detto,
esistono “gli strumenti adeguati” per “lo sradicamento della
fame dal nostro mondo” e tuttavia “manca realmente la volontà
politica”. Un invito è invece giunto dal presidente Sergio
Mattarella alla comunità internazionale “a rinnovare ogni sforzo
per raggiungere l’obiettivo “famezero” entro il 2030”.
Nel suo messaggio letto dalla sottosegretaria alle Politiche
agricole alimentari, forestali e del turismo, Alessandra Pesce,
Mattarella ha sottolineato come ormai sia in atto una “sfida di
dimensione planetaria”. Ma il raggiungimento dell’obiettivo
Famezero è possibile se c’è volontà politica e sostegno
finanziario, ha spiegato il direttore generale della FAO José
Graziano da Silva. Mentre la regina Letizia di Spagna ha chiesto
un maggiore impegno da parte del settore privato, l’inserimento
di un’educazione sulla salute nei programmi scolastici di
bambini e ragazzi e una maggiore consapevolezza da parte dei
consumatori perché “sappiano davvero cosa stanno comprando e
mangiando”. Infine, Letsie III sovrano del Lesotho ha chiesto
uno sforzo da parte della società “per superare questo problema
in modo analogo a come è stato fatto per combattere altre sfide
come come l’HIV e malaria”.