Al Duomo di Amalfi, sabato 30 giugno (ore 21.30) per il Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio, debutta IN VIAGGIO COI POETI.TRA NOTE E VERSI, concerto – spettacolo con Enzo Gragnaniello e Solis String Quartet. Lo straordinario quartetto d’archi napoletano (formato da Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio violini, Gerardo Morrone viola, Antonio Di Francia violoncello) realizza nell’incontro con la voce e la chitarra di Enzo Gragnaniello una nuova tappa nell’originale percorso di ricerca musicale che da tempo l’ensemble persegue e propone con successo nei più prestigiosi festival e palcoscenici internazionali.
“Perché esiste un territorio musicale di confine – sottolineano in una nota i musicisti – sospeso tra sogno e realtà, in cui non conta la lingua che si adopera, perché l’unico alfabeto ammesso è quello delle emozioni, dei sentimenti”.
In questo “territorio”, appunto, si muovono Enzo Gragnaniello e il Solis String Quartet attraverso la realizzazione di un progetto che nasce per il Napoli Teatro Festival Italia e che trova nella splendida cornice del Duomo amalfitano una straordinaria e suggestiva location.
In viaggio coi poeti. Tra note e versi , che diventerà un disco entro l’anno, è sintesi di un cammino appassionato nella galassia dei cantautori di ogni Paese, “assomigliando un po’ ai viaggi romantici di Emilio Salgari – continuano i musicisti – ovvero quelli compiuti senza mai muoversi da casa perché quello che conta, nel mondo della canzone, è l’universo che si coltiva dentro, nel profondo dell’anima. Un universo infinitamente sfaccettato, seducente, magico eppure declinabile da un’unica voce d’interprete, italiana e mediterranea solo per caso, o forse no”.
Le inedite invenzioni musicali dei Solis e il particolare lavoro di adattamento dei testi realizzato da Enzo Gragnaniello rielaborano frammenti scelti di grandi poeti e mucicisti principalmente del nostro tempo, come Jacques Brel, Tom Waits, Chico Buarque, Leonard Cohen.
“Saranno – concludono – gli ideali compagni d’avventura in una passeggiata d’autore, compiuta e raccontata con spirito libero ma con il doveroso rispetto che si deve, sempre ed in ogni circostanza, alle cose più belle”.