Cardiologi-musicisti in concerto pe raiutare a salvare il cuore dei bimbi africani. Si terra’ giovedi’17 maggio al Teatro Ghione di Roma l’iniziativa benefica “Lenote del cuore battono per l’Africa”, un progetto ideato da 3associazioni romane (“Tre cuori per la musica”, “Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari” e “Insieme per un cuore piu’ sano”) con il contributo incondizionato di Daiichi Sankyo Italia.Sul palco tre band di talentuosi cardiologi musicisti.L’obiettivo e’ raccogliere fondi per donare elettrocardiografi estrumenti musicali ad una scuola della Costa d’Avorio. L’Africa Subsahariana mantiene ancora i tassi di mortalita’ infantile piu’elevati al mondo – 92 decessi ogni 1.000 nati vivi – quasi 15volte piu’ della media nei Paesi ad alto reddito. Il decesso
per inatale e in particolare quello causato dalle malattie cardiache congenite e’ diventato la seconda causa di morte.
Queste cifre potrebbero ridursi drasticamente con attivita’ di screening e diagnosi precoce.A salire sul palco la band “Early meets late” capitanata dalcardiologo chitarrista Marco Rebecchi e dal chirurgo vascolare batterista Massimiliano Millarelli (Policlinico Casilino). Poi i”QRS largo” con il cardiologo Giuseppe Placanica (Policlinico
Umberto I) alla batteria e il dottor Antonio Ciccaglioni(Responsabile del Centro di Elettrostimolazione, Policlinico
Umberto I) al basso e la jazz band “”­jazz 4et”, capitanata dal
nefrologo pianista Rosario Cianci (Policlinico Umberto I).
“La prevenzione cardiovascolare nei giovani e’ un problema di
carattere mondiale – evidenzia il professor Francesco Fedele,
ordinario di cardiologia dell’Universita’ di Roma “La Sapienza” e
presidente dell’Istituto Nazionale per le Ricerche
Cardiovascolari -. E’ fondamentale supportare i Paesi
tecnologicamente meno avanzati, ma bisogna sottolineare come,
anche in Italia, ancora ci sia molto da fare per
istituzionalizzare programmi di prevenzione cardiovascolare in
tutta la popolazione giovanile”.