Un viaggio nelle storie di chi ha fatto a lungo uso di sostanze stupefacenti, un viaggio nelle piazze di spaccio per provare a capire le radici di un male chiamato droga. E’ ‘Una sottile linea bianca – Dalle piazze di spaccio a San Patrignano’, il nuovo saggio inchiesta della giornalista Angela Iantosca, in libreria a fine marzo. Il volume, pubblicato da Giulio Perrone Editore nella collana Nuove Onde, racconta 15 storie di ragazzi che hanno vissuto in comunita’ mentre ricorre il 40/o anno di attivita’ di San Patrignano, ma illustra anche le piazze di spaccio, le analisi dei medici, del Niguarda di Milano, dell’Istituto Superiore di Sanita’, delle forze di polizia.
“Appartengo ad una generazione che e’ cresciuta con la paura della droga – spiega l’autrice -. Quando ero alle scuole medie si organizzavano spesso convegni per informarci dei pericoli legati alle sostanze stupefacenti. Poi se n’e’ parlato sempre meno. Si e’ parlato di altro. Ma la droga non ha smesso di farsi strada, di insinuarsi a scuola, nelle case, di ‘colpire’ ragazzi sempre piu’ giovani, di presentarsi con la faccia dell’amico alla fine delle lezioni, di essere alla portata di tutti, in quartieri malfamati, ma anche nei quartieri bene delle citta’, in periferia e in centro”. Quando e’ entrata nella comunita’ di San Patrignano la prima volta anni fa, l’autrice ha sentito la necessita’ di raccontare quelle migliaia di ragazzi che da quarant’anni vivono su quella collina, con le loro fragilita’.
“Storie di abbandono, di riscatto, di morte, di sofferenza, storie che raccontano il bisogno di colmare un vuoto”, spiega.
La comunita’ di San Patrignano ha messo a disposizione della giornalista i dati raccolti nei 40 anni di attivita’, che
permettono di analizzare cosa e’ accaduto negli ultimi decenni in Italia: come e’ cambiato il consumo, le nuove sostanze, le modalita’ di assunzione.