La politica di rigore e di austerità imposta da Caldoro in questi anni produce effetti solo sulla pelle dei cittadini: domani si dà il via all’ennesima protesta del mondo della sanità della Campania, con la serrata a tempo indeterminato dei centri di riabilitazione contro Caldoro e i suoi provvedimenti commissariali, proclamata dall’associazione Aias onlus e dalle sue 37 strutture.
Così il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano.
“Ancora una volta, a fare le spese dell’incapacità di Caldoro sono il personale dipendente delle strutture, circa 8mila persone, e prima di tutto i quasi 50mila assistiti che, a partire da domani, rischiano di vedere seriamente pregiudicato l’accesso a qualsiasi forma di cura. Una vergogna che si aggiunge all’obbligo di riconversione dei semiconvitti in strutture residenziali, con disagi enormi per 1530 disabili, in prevalenza affetti da disturbi psichici e sensoriali, e le loro famiglie”, aggiunge il consigliere.
“Questa vicenda conferma che la politica degli annunci e della concertazione, tanto sbandierata da Caldoro, porta solo all’istituzione di tavoli tecnici che nei fatti non producono nulla, se non effetti negativi per i cittadini e per il basilare diritto alla salute e all’assistenza. Vista l’irresponsabilità e il silenzio di Caldoro, invitiamo il Prefetto a vigilare sulla situazione e a convocare subito le parti interessate per scongiurare il rischio di una gravissima crisi sociale e occupazionale”, conclude Marciano.