Ancora un caso di violenza nella casa circondariale di Poggioreale di Napoli ai danni della Polizia Penitenziaria.
lo denuncia il Sappe della Campania – un detenuto con problemi neurologici, nel settore colloqui
familiari, dopo aver incontrato i congiunti voleva guadagnare l’uscita. Il personale di Polizia Penitenziaria lo ha immediatamente bloccato ma l’uomo, M.C. di Napoli, 37 anni, ristretto per estorsione e oltraggio a pubblico ufficiale ha aggredito con violenza due assistenti del corpo. I colleghi hanno riportato lesioni tali da essere esonerati dal servizio ed avviati ai sanitari esterni”. “Sempre piu’ con frequenza – si sottolinea nella nota – siamo costretti a registrare eventi critici violenti che vedono vittime gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria. I detenuti con problemi psichiatrici portano problemi che vanno ad aggiungersi a molti altri esistenti nell’istituto di Poggioreale che raggiunge una popolazione di oltre 2.100 detenuti a fronte di una carenza organica di circa 300 unita’ di unita’ del Corpo della Polizia Penitenziaria”. Solidarieta’ e vicinanza al personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Poggioreale arrivano anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe: “Il sistema delle carceri non regge piu’, e’ farraginoso, e le evasioni ne sono la piu’ evidente dimostrazione. Sono state tolte, ovunque, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta delle carceri, le telecamere ed i sistemi anti intrusione ed anti evasione spesso non funzionano e questo e’ gravissimo. I vertici del Ministero della Giustizia hanno smantellato le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali. Mancano agenti di Polizia Penitenziaria, a Poggioreale in maniera significativa, e queste sono le conseguenze”.