A cura di Valentina Busiello
il Cardarelli e’ al fianco delle donne, per l’eliminazione della violenza di genere! (In soli 10 mesi sono gia’ 144 gli interventi effettuati)! Questa mattina alle ore 10,30 all’Aula Mediterraneo dell’Ospedale. Il Cardarelli si veste di rosso (colore universalmente associato al femminicidio), rafforza il suo impegno per garantire e salvaguardare la salute di tutte le donne, ha presentato l’attivita’ svolta nei primi 12 mesi dall’apertura del Centro Dafne – Codice rosa, a sostegno delle donne vittime di violenza.E’ stato inoltre presentato il cortometraggio prodotto dalla Maxima Film di Marzio Honorato e Germano Bellavia. Sono intervenuti: Il Direttore Generale Ciro Verdoliva, l’Assessore Regionale Chiara Marciani ( che annovera’ tra le sue deleghe quella alle pari opportunita’), la Dottoressa Elvira Reale ( Responsabile scientifico del Centro Dafne e Presidente dell’Associazione Salute Donna), l’attore e produttore Marzio Honorato nonche’ regista Corrado Ardone e gli attori protagonisti: Rosalia Porcaro e Antonio Pennarella. Il Percorso Rosa in Pronto Soccorso, grazie alla formazione che da più di un anno coinvolge il personale medico e infermieristico del pronto soccorso, portata avanti dall’Associazione Salute Donna, oggi al Cardarelli è possibile individuare precocemente i segni di una violenza in quelli che a prima vista potrebbero sembrare gli effetto di un “incidente”. E’ a questo punto che alla cartella della paziente viene applicato dal personale competente il “codice PR” (c.d. Percorso Rosa). Questo significa che in quel preciso momento la paziente viene trasferita in una medicheria dedicata, un ambiente protetto nel quale viene garantita oltre all’assistenza anche la privacy assoluta. Il Centro Dafne – codice rosa, sarà un luogo dove le pazienti potranno trovare il dovuto sostegno da parte delle psicologhe dell’Associazione Salute Donna, ma anche la consulenza necessaria ad inserire in cartella un referto che chiarisca, e dia valore legale, al danno psicologico che è conseguenza della violenza fisica o morale. Ci sara’ un foglio rosa che dovra’ dare un altro elemento a questo nostro percorso ! La direzione generale del Cardarelli, ha sostenuto con forza e riteniamo che la formazione continua del personale sia cruciale anche come prevenzione del femminicidio». Fortemente simbolico, il nome Dafne scelto per il Centro fa riferimento alla mitologia greca, alla vicenda del dio Apollo e della ninfa Dafne, la storia di un amore infelice. Secondo la mitologia la ninfa invocò la madre Gea affinché mutasse il suo aspetto, così da sfuggire alla passione incontrollabile del dio Apollo. Il mito vuole che il corpo aggraziato della ninfa sia stato tramutato in solida corteccia e i suoi piedi in robuste radici; mentre il volto, solcato dalle lacrime, sia svanito nella cima dell’albero. Dafne era stata trasformata in un albero di lauro, aveva rinunciato al suo corpo per sfuggire all’ossessione di Apollo.